Nel GP dell’Eifel il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha ottenuto la sua 91° vittoria in carriera eguagliando il record di Michael Schumacher. Hamilton, che ha ingaggiato un duello serrato con Max Verstappen (Red Bull), si è fermato due volte, passando da pneumatici P Zero Red Soft ai P Zero Yellow medium per poi tornare ancora su soft per lo stint finale. Verstappen ha effettuato una strategia identica, fermandosi esattamente negli stessi giri di Hamilton.
La strategia è stata influenzata da una virtual safety car e poi da una safety car. Durante la virtual safety car, esposta dopo circa un quarto dei giri totali previsti di gara, diversi piloti hanno effettuato la prima sosta, compresi i primi tre classificati. Quando invece è uscita la safety car, diversi piloti hanno fatto la seconda sosta, compresi anche in questo caso i piloti a podio. C’è stata poi una gara sprint di 10 giri fino al traguardo, con tutti i piloti nel gruppo di testa su pneumatici soft. Daniel Ricciardo (Renault) è arrivato 3° utilizzando una strategia simile ai primi due e regalando così a Renault il primo podio dal 2011. Romain Grosjean (Haas) è l’unico pilota a essersi fermato una sola volta, passando da pneumatici Yellow medium ai White hard al giro 28 e terminando nono dopo essere partito dalla 16esima posizione in griglia. Il pilota ad aver guadagnato il maggior numero di posizioni è stato Nico Hulkenberg su Racing Point: partito 20°, dopo essere stato chiamato per le qualifiche del sabato in sostituzione di Lance Stroll, ha terminato la gara all’ottavo posto con la stessa strategia pneumatici dei primi cinque (soft-medium-soft). Le temperature si sono mantenute basse: appena 11 gradi ambiente a fine gara, con 19 gradi di temperatura asfalto. Ciò ha reso particolarmente impegnativo mantenere i pneumatici in temperatura, soprattutto alla ripartenza dopo la safety car.
COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI
- HARD C2: Solo quattro piloti hanno utilizzato pneumatici hard durante la gara, e due di loro sono arrivati in top 10. I due AlphaTauri (Pierre Gasly e Daniil Kvyat) e Sebastian Vettel della Ferrari hanno utilizzato la hard durante lo stint centrale. Questa è stata un po’ una sorpresa, in quanto non era stata provata molto durante l’unica sessione di prove libere, ma dimostra come i Team abbiano comunque familiarità con le caratteristiche di questa mescola.
- MEDIUM C3: Utilizzati per la maggior parte della gara ma da solo quattro piloti al via: i piloti AlphaTauri, Sebastian Vettel (Ferrari) e il pilota della Haas Romain Grosjean. Questa mescola si è comportata bene per stint medio-lunghi, nonostante la mancanza di dati pre-gara sui long run.
- SOFT C4: Scelti dalla maggior parte dei piloti al via, con alcuni stint lunghi all’inizio della gara per i piloti Racing Point Sergio Perez e Nico Hulkenberg, oltre che da Carlos Sainz su McLaren: i tre piloti non si sono fermati in regime di virtual safety car. Anche con le vetture a pieno carico di carburante, la soft si è comportata bene e non ha mostrato molto degrado durante il primo stint dopo la partenza. Verstappen ha anche ottenuto il giro più veloce con questa mescola nell’ultimo passaggio.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Congratulazioni a Lewis Hamilton per aver eguagliato il record di 91 vittorie di Michael Schumacher e anche a Kimi Raikkonen per il nuovo record di partenze ai Gran Premi. Questa è stata una gara estremamente insolita con il freddo e la mancanza di prove libere il venerdì. Tutto il lavoro di preparazione si è quindi svolto nella sola sessione di sabato e, sebbene non vi fossero molte informazioni sull’usura dei pneumatici, è emerso come il graining fosse minore di quanto previsto, il che ha spinto alcuni Team a pensare di fermarsi una sola volta. Alla fine, abbiamo visto un leggero graining sulla mescola soft, ma questo non ha influenzato il risultato della gara. La strategia di gara è stata largamente influenzata dalle due safety car – virtuale e reale – che sono arrivate con tempismo perfetto per i piloti di testa e hanno regalato a tutti noi un finale emozionante”.
Redazione MotoriNoLimits