La Red Bull potrebbe andarsene dalla F1 se non riuscirà a trovare un’alternativa competitiva alle power unit Honda. A dirlo Helmut Marko, braccio destro del proprietario miliardario di Red Bull e AlphaTauri Dieter Mateschitz. La Honda ha stupito tutti la scorsa settimana annunciando la decisione di lasciare la F1 a fine 2021 e Marko ha detto ad Auto Motor und Sport che la Red Bull non sarà in grado di portare un nuovo motorista in F1: “Nessuno vuole impegnarsi così tanto per un periodo di soli 4 anni fino ai prossimi regolamenti. E tutti sanno che quando uno entra in F1 non è subito competitivo. E poi la tecnologia ibrida è troppo complessa e costosa“.
Per Marko i costi sono stati un fattore decisivo nella decisione della Honda: “Avremmo dovuto tagliare i costi prima. Dal 2022 serviranno nuove testate per far funzionare i motori con il 20% di biocarburante. E poi un altro motore nel 2023 per il 100% di e-carburanti. Sono costi extra che non aggiungono niente al pubblico“. Per quanto riguarda il futuro della Red Bull, le opzioni sono o comprare un motore cliente da un attuale costruttore, o comprare l’IP del motore Honda 2021 e proseguire con quel progetto. “E‘ vero che possiamo avere un motore, ma non necessariamente ne vogliamo uno qualunque“. Un accordo con la Mercedes sembra improbabile e la power unit Ferrari al momento non è competitiva: “La F1 non può permettersi che la Ferrari giri nella parte bassa del gruppo per sempre. Se scegliamo Renault, avremo un motore costruito per le loro necessità, fatto su misura per il loro telaio. Un altro compromesso per noi“.
Secondo molti l’opzione più probabile per la Red Bull sarebbe acquistare l’IP del motore Honda: “Il problema inizierebbe nel 2022, dovremmo convertire immediatamente il motore ai biocarburanti e sappiamo quanto sia complessa l’intera tecnologia. Sono tutti fattori che dobbiamo considerare“. Quindi non è da escludere che la Red Bull segua la Honda e lasci la F1: “Se non riusciamo a trovare una soluzione competitiva, è un’opzione“, ammette Marko. “Il contratto di Max prevede un motore competitivo, ma è anche la nostra premessa. Senza un motore con cui poter vincere il campionato, il progetto per noi non è interessante“.
Redazione MotoriNoLimits