“FIA e ACI sono profondamente preoccupati dagli eventi inquietanti che sono accaduti ieri, durante il FIA Karting KZ World Championship a Lonato, che hanno visto coinvolti piloti, membri dei team e ufficiali di percorso. FIA ha avviato immediatamente un’indagine sull’incidente“. Questo il comunicato pubblicato sul sito FIA e ACI dopo quanto abbiamo riportato domenica sul lancio di un alettone e poi la rissa ai box.
Già domenica ACI aveva preso una posizione ufficiale: “Una vicenda brutta e assolutamente grave. Un episodio, forse unico, testimoniato fra l’altro da immagini che stanno facendo il giro del mondo, anche perché svoltosi durante l’appuntamento iridato della serie KZ in programma sulla pista South Garda di Lonato in provincia di Brescia. La Federazione condanna in maniera assoluta quanto accaduto durante e dopo la gara e che ha visto protagonisti due piloti, Paolo Ippolito e Luca Corberi. La Federazione si riserva ogni possibile iniziativa contro chi si è reso protagonista di un fatto così grave a tutela dell’immagine di questa specialità e di tutti i giovani piloti che ne sono protagonisti“.
In attesa di sapere quali saranno le decisioni, Luca Corberi chiede scusa attraverso i social, annunciando il ritiro dal motorsport: “Vorrei scusarmi con la comunità del motorsport per quello che ho fatto. Non ci sono scuse per spiegare perché ho fatto un atto così vergognoso, è stato qualcosa che non ho mai fatto nei miei 15 anni di carriera e spero davvero che non venga più visto in futuro. Dopo la gara, dopo essere stato convocato dai commissari, gli ho chiesto di togliermi la licenza perché ero pienamente consapevole dei miei errori irreparabili, ma come mi hanno mostrato, non hanno il potere di farlo, è scritto nel regolamento internazionale, quindi per favore, non accusateli, stavano solo facendo il loro lavoro nel miglior modo possibile. Per questo motivo ho deciso di non prendere parte a nessun’altra competizione di motorsport per il resto della mia vita, non è autocondanna, è semplicemente la cosa giusta da fare. La mia famiglia è nel mondo del kart dal 1985, l’abbiamo visto crescere, abbiamo visto la parte migliore e quella peggiore. Questo episodio sarà ricordato come uno dei peggiori del nostro sport ed è qualcosa che non dimenticherò mai. Non chiedo indulgenza, perché non me la merito. Sarò totalmente d’accordo con le penalità richieste. Oggi scrivo per dire che mi dispiace, anche se non basta, perché dopo tutte le brutte cose accadute durante questo evento, il peggio l’ho fatto io, un ragazzo che ama questo sport e, dopo il peggior giorno della sua vita, conserverà comunque i suoi bei ricordi nelle gare. Grazie“.
Redazione MotoriNoLimits