Mika Salo, uno dei commissari FIA al GP di Russia, ha respinto le accuse di Lewis Hamilton, secondo cui starebbero cercando di fermare il suo dominio in F1. Anche se la FIA ha poi annullato i due punti di penalità sulla superlicenza che l’avrebbero messo pericolosamente a rischio di saltare una gara, ieri a Hamilton sono state date due penalità di 5 secondi ciascuna, che gli sono costate la vittoria.
“Str****te“, ha detto Mika Salo, ex-pilota Ferrari e Toyota che faceva parte del collegio dei commissari a Sochi, quando il giornale finlandese Ilta Sanomat gli ha chiesto delle accuse del campione inglese. “Non è affatto vero. Le regole sono le stesse per tutti“. Le penalità sono arrivate in seguito a prove di partenza pre-gara fatte al di fuori dell’area stabilita alla fine della pitlane. Il pilota Mercedes le ha fatte invece alla fine dell’uscita dei box. “E’ abbastanza chiaro“, ha proseguito Salo. “Hamilton ha fatto le sue partenze sul lato della pista. L’ultima era vicina alla linea bianca che delimita la fine dell’uscita dei box“. Persino il team boss Toto Wolff ha ammesso che è stata un’infrazione al regolamento, anche se pensa che le penalità “a volte sembrino andare in modo duro contro di lui“.
Anche il vincitore Valtteri Bottas è favorevole alle penalità date al compagno di squadra: “Abbiamo sempre una riunione in cui ci viene detto esattamente dove fare le prove di partenza“, ha detto all’emittente finlandese MTV. “Il team ci mostra il posto dove possiamo farle ed è dove ho fatto le mie prove di partenza. Penso sia abbastanza semplice“. Bottas ha poi aggiunto che avrebbe vinto anche senza le penalità a Hamilton: “Quando Lewis si è fermato e io ero in testa, sono riuscito a costruire un buon gap, quindi non penso che il risultato sarebbe cambiato di molto. Forse sarebbe arrivato secondo“. Il direttore di gara F1 Michael Masi ovviamente difende la decisione dei commissari FIA. Quando gli è stato chiesto un parere sulle accuse di Hamilton secondo cui la FIA starebbe cercando di ostacolare il suo dominio, ha risposto: “No. Dal mio punto di vista è molto semplice. La FIA è l’amministratore dello sport, quindi noi verifichiamo il rispetto delle regole e i commissari prendono le decisioni in modo indipendente. Quando c’è una violazione delle regole, non importa chi l’ha commessa, che si tratti di Lewis Hamilton o di qualunque altro pilota“.
Redazione MotoriNoLimits
Allison: “Responsabilità penalità di squadra e pilota”#SkyMotori #RussianGP #F1 #Formula1 pic.twitter.com/jZgxmyR152
— Sky Sport F1 (@SkySportF1) September 27, 2020