Seconda vittoria in Russia e del 2020 per il pilota della Mercedes Valtteri Bottas, grazie a una doppia penalità che ha messo fuori dai giochi il compagno
di squadra Lewis Hamilton, terzo al traguardo alle spalle di Max Verstappen, che porta per la prima volta la Red Bull sul podio di Sochi. “Siamo soddisfatti di esserci messi in mezzo alle Mercedes“, ha detto l’olandese. “Ho cercato di fare la mia gara e sono molto felice del secondo posto dopo due ritiri“. Una leggerezza quella di Hamilton, con due infrazioni commesse nelle prove di partenza nel giro per portarsi sulla griglia, che gli sono costate due penalità di 5 secondi ciascuna, che sono state comunicate con ritardo immotivato e che ha scontato come da regolamento durante il pitstop.
Tornato in pista 11°, il sei volte campione ha rimontato fino alla terza posizione finale, rimandando la tanto attesa 91° vittoria. Ma a fine gara ha glissato sull’accaduto (di cui il team si è preso parte della responsabilità) e ha dichiarato: “Vanno bene questi punti e guardo avanti. Congratulazioni a Valtteri per la sua vittoria“. Chi secondo noi non ha ancora le idee chiare sul risultato è Bottas, convinto di aver fatto un’impresa (“Quando sono stato davanti ho visto che il passo era incredibile e che potevo controllare tutto. Mai mollare Una bella giornata. E’ bello tornare a vincere visto che era passato un po’ e adesso devo continuare così“), quasi non consapevole che senza quei 10 secondi magari avrebbe vinto lo stesso, ma non in modo così facile.
Al via Bottas ha passato Verstappen prima di beneficiare della penalità di Hamilton e di andare indisturbato fino al traguardo, conquistando la 9° vittoria in carriera, proprio qui a Sochi, dove vinse il primo GP nel 2017. Quarta la Racing Point di Sergio Perez e, nonostante una penalità di 5 secondi per una (molto discutibile) infrazione alla curva 3, quinta la Renault di Daniel Ricciardo, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc (13° il compagno di squadra Sebastian Vettel). Al via Esteban Ocon ha passato il compagno di squadra in Renault ma alla fine è scivolato in 7° posizione, davanti all’AlphaTauri del pilota di casa Daniil Kvyat. A chiudere la top 10, Pierre Gasly che è riuscito a passare la Red Bull di Alex Albon, 10° dopo essere partito 15° a causa della penalità per la sostituzione del cambio. Subito fuori al via, con uscita immediata della safety car, la McLaren di Carlos Sainz, a muro mentre cercava di tornare in pista alla curva 3, mentre Lance Stroll è stato toccato da Charles Leclerc alla curva 4 (e qui i commissari hanno graziato il ferrarista) andando in testacoda e contro le barriere.
Considerazioni: avete visto che oggi sulla griglia non si è inginocchiato nessuno, nemmeno Hamilton e Vettel? E, a proposito di regole come da comunicati FIA, sul podio i piloti dovevano indossare i guanti (Lewis uno solo, sulla mano destra). Non abbiamo capito perché visto che si sono dati il pugno quando hanno ricevuto il trofeo, gesto che potevano benissimo evitare come in altri GP. Tanta attenzione, ma avete visto il casino sulle tribune e il distanziamento assente, come peraltro sotto il podio? Ci piacerebbe tanto capire se il Covid in Russia ce l’hanno o no. O se le severissime misure sanitarie valgono solo per gli stranieri…
Barbara Premoli