Zak Brown continua a sostenere che vendere la factory McLaren a circa 350 milioni di sterline sia “un’ottima decisione“. L’americano, diventato boss del celebre brand in seguito alla lotta di potere e alla partenza di Ron Dennis, dice che i soldi possono essere usati in modo più saggio: “Penso che la maggior parte delle aziende al mondo non posseggano direttamente le sedi. Sono inquilini“, ha detto a formel.de “Stiamo parlando di molti soldi e se ne fa un uso molto produttivo quando si investe nel proprio business. Quindi venderemo a qualcuno e poi firmeremo un leasing a lunghissimo termine. Investiremo i soldi nel nostri business per farlo crescere. Non siamo un’agenzia immobiliare, ma un team e una Casa automobilistica, quindi la ritengo una buona decisione“. Ma vendere la factory – dopo aver lasciato a casa circa 1200 dipendenti a inizio anno – sembra indicare che la McLaren abbia problemi finanziari, cosa che Brown nega: “Dal punto di vista del cash flow stiamo andando bene, anche se la crisi coronavirus ha tolto molto cash dagli affari. Abbiamo dei debiti e adesso il presidente esecutivo Paul Walsh sta prendendo decisioni per migliorare le cose“. Brown ha poi chiarito che le finanze del team di F1 e quelle della divisione auto in difficoltà sono completamente separate: “Quello che accade nelle corse non ha impatto sull’automotive e viceversa“. Ma ammette che è una grande preoccupazione per tutti che l’attuale pandemia possa protrarsi e avere un impatto sul 2021. Dal punto di vista del business le dichiarazioni di Zak Brown non fanno una piega. Ma l’idea che Woking venga venduta fa davvero male… Ron Dennis avrebbe fatto i salti mortali pur di non farlo. Ma per lui quella non era una factory, ma il cuore.
Redazione MotoriNoLimits