La Scuderia lascia il suo circuito del Mugello con tanta amarezza. Nel GP di Toscana-Ferrari 1000 Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno infatti chiuso rispettivamente all’ottavo e al decimo posto, su 12 monoposto che hanno tagliato il traguardo. Ovvero hanno portato a casa 5 punti in due. La prima gara con il pubblico sugli spalti, l’inno nazionale cantato da Andrea Bocelli, l’emozione prima del via quando Mick Schumacher ha guidato per cinque giri la F2004 del padre Michael… nessuno si faceva false illusioni, ma la speranza c’è sempre. Anche oggi però, dopo la batosta di Monza, nulla da fare. E quando, a fine GP, Sky manda in onda la replica della festa di sabato sera a Firenze non si capisce se sia una pugnalata o una presa in giro.
Possibile che questa sia la Ferrari? E neppure Mattia Binotto cerca più di addolcire la pillola: “Un risultato molto deludente chiude un weekend storico per la Scuderia Ferrari che ha disputato, sul circuito di casa del Mugello, il suo millesimo Gran Premio in Formula 1. Se ieri, almeno con Charles, eravamo riusciti a ritornare a un piazzamento in linea con le aspettative, oggi non avevamo il passo adeguato per consentire ai nostri piloti di lottare con i loro diretti avversari, soffrendo soprattutto per il degrado delle gomme. Sia Charles sia Sebastian hanno fatto quello che hanno potuto considerato il livello della prestazione della vettura. Stiamo lavorando duramente per cercare di correggerne i difetti di base ma non è qualcosa che si possa cambiare in poco tempo e con aggiornamenti parziali. Ciò non significa che non ci saranno delle novità da qui alla fine della stagione ma dobbiamo essere realistici, con noi stessi e con i nostri tifosi”.
“La mia partenza è stata ottima, al punto che sono riuscito a salire in terza posizione, sfortunatamente però non avevamo il passo per tenere quel piazzamento e così abbiamo concluso all’ottavo posto”, ha detto Charles Leclerc. “Ho provato a battagliare il più possibile ma non è stato sufficiente a difenderci. In questa gara sono successe moltissime cose ma anche oggi è risultato evidente che abbiamo molto lavoro da fare per migliorare la nostra performance. La gara in sé è stata divertente. Sono stato contento di avere avuto la partenza da fermo dopo ogni interruzione perché mi offriva la possibilità di lottare per migliorare la mia posizione. La vettura oggi è stata piuttosto difficile da guidare, specie con le gomme Hard. Verso la fine, invece, con le Soft la situazione è migliorata ma nel complesso è inutile nascondersi che la nostra situazione al momento è complicata. Non per questo tuttavia dobbiamo perderci d’animo ma, anzi, ora più che mai dobbiamo rimanere motivati. È molto importante. Sono fiducioso che arriveranno presto tempi migliori”.
“La partenza non è stata delle migliori, ma sono entrato in curva 1 stando all’interno per evitare guai“, ha dichiarato Sebastian Vettel. “Poi, quando sono arrivato in curva 2, ho visto che la McLaren era finita in testacoda ma non riuscivo a capire da quale parte sarebbe finita. Si è fermata praticamente lì dov’era e a quel punto ero come in trappola e non sono riuscito a evitarla. Fortunatamente con la Safety Car abbiamo potuto cambiare l’ala senza perdere tempo riaccodandoci al gruppo. Avrei voluto riuscire ad approfittare in maniera migliore delle disavventure altrui ma se non altro sono riuscito a stare relativamente lontano dai guai. L’aspetto positivo è che siamo riusciti a concludere in zona punti, ma è evidente che non possiamo essere contenti di questo risultato”.
Tutti concordano su quanto ormai è impossibile nascondere o negare: la situazione è più che difficile. Siamo al nono GP, le classifiche sono implacabili: Hamilton a quota 190 punti, Leclerc ottavo a 49, Vettel 13° a 17. Nel Costruttori Mercedes a 325, Ferrari sesta a 66, alle spalle di Red Bull, McLaren, Renault, Racing Point. Dietro solo Alpha Tauri a 53, Alfa Romeo, Haas e Williams. Non è questione di non crederci o di infierire: sono i numeri a parlare. La festa è finita, i 1000 GP sono archiviati, serve una reazione forte, altro che parlare di anni: i veri leader non illudono ma tengono viva la motivazione e alto il morale, quello che non hanno fatto in questo weekend Elkann e Binotto nelle varie interviste. Se Vettel potrebbe anche pensare “Uno in meno“, immaginate come possa vivere tutto questo Leclerc: strapagato finché si vuole ma, anche se ha solo 22 anni, pensate abbia voglia di sprecarne almeno un altro paio in questa Ferrari, rischiando di bruciarsi la carriera? Adesso un break di decompressione, disintossicante… Una settimana per tirare il fiato e rimettere insieme le idee, prima del GP di Russia al Sochi Autodrom dal 25 al 27 settembre.
Barbara Premoli
An amazing moment on Sunday at Mugello 👀@SchumacherMick takes to the track in his father’s title-winning @ScuderiaFerrari F2004 😍#TuscanGP 🇮🇹 #F1 pic.twitter.com/ACxZ7p3dQd
— Formula 1 (@F1) September 13, 2020