Ho sobbalzato sul divano. Guardando le qualifiche del GP del Belgio, sento la prima voce al commento dire che questa Ferrari è in crisi come quella degli anni 80. Mio Dio! Anni 80 sono un decennio. Aspettate, amici lettori. Forse ci siamo persi qualcosa. Cosa vuol dire crisi come la Ferrari degli anni 80?
1981. E’ il primo anno turbo. La Ferrari è viva. Sperimenta. Villeneuve vincerà alla grande a Montecarlo e in Spagna.
1982. La Ferrari è campione del mondo Costruttori. Senza i tragici incidenti incidenti di Villeneuve e Pironi la Ferrari avrebbe vinto il mondiale Piloti. E’ storia. Il titolo va a Keke Rosberg vincitore di un solo gran premio. Pironi sarà secondo nel mondiale ma dal GP della Germania lascerà il campionato per le fratture alle gambe. Per dire.
1983. La Ferrari è campione del mondo Costruttori. In lotta tutta la stagione per il titolo Piloti con i rivali di Brabham e Renault, Arnoux sarà terzo nel Mondiale e Tambay quarto. Ma il 1983 è un anno caratterizzato dalle benzine illegali Brabham che non vengono squalificate. Ci sarà occasione per riparlarne.
1984. Ferrari vice campione del mondo costruttori. Alboreto vince in Belgio e arrivano 7 podii tra lui e Arnoux.
1985. Ferrari vice campione del mondo Costruttori. Alboreto vice campione del mondo. Perde il titolo per la scellerata scelta di cambiare marca di turbine. “A quel ragazzo dobbiamo un mondiale”, disse il Drake di Michele
1987. Stagione dominata dalla Williams ma arrivano comunque due vittorie e 4 podii e il gran finale di stagione faceva ben sperare per il 1988.
1988. La McLaren domina tutto e tutti. Vince tutte le gare tranne una. Berger conquista Monza davanti ad Alboreto. Prende tutte le pole tranne una. Sempre Berger in Inghilterra. La Ferrari è comunque vice-campione del mondo Costruttori.
1989. La Ferrari è terza nel Costruttori. Presenta una vettura rivoluzionaria con cambio semiautomatico al volante che la farà disperare non poco nel mondiale ma arriveranno comunque le vittorie di Mansell in Brasile e Ungheria e quella di Berger in Portogallo. Inoltre si gettano le basi per la vettura del 1990 che contenderà il titolo fino alla fine alla McLaren di Ayrton Senna.
Le stagioni no del decennio alla fine sono state quella del 1980 e del 1986 a ben vedere. Nel 1980 si era nel pieno della transizione dal motore aspirato a quello turbo. In più Scheckter, fresco di Mondiale del 1979, si trova demotivato e corre sapendo che sarà la sua ultima stagione. Il 1986 è un’altra annata no, ma che vede comunque 5 podii nel carniere. Certo nulla in confronto alle aspettative create dal 1985. Però parliamo di due anni no in un decennio. Se proprio proprio, questa stagione sarà simile al 1980, ma non a tutti gli anni 80. Ma anche nella pessima stagione del 1980 vorrei ricordare che si stavano mettendo le basi per il motore turbo. Che c’era un certo Forghieri. Che negli anni 80 ci sono stati ingegneri come Barnard, Postlethwaite. C’è stato Fiorio al timone della Rossa. Gente che sapeva indirizzare il lavoro di tecnici e piloti. E che si lottava contro realtà come BMW, Honda, Renault, McLaren, Williams, Lotus. Contro piloti fortissimi. A volte quando sento parlare della oldschool Formula 1 mi sembra che ci si fermi a qualche immagine su YouTube o al film Senna. La storia, quella vera, è altra cosa.
Riccardo Turcato