Quanto si risparmia andando a metano con una vettura Euro 6 in origine a benzina? Rispondono con un caso pratico Ecomotive Solutions e Autogas Italia,
aziende italiane del gruppo Holdim specializzate nella progettazione di sistemi per la conversione a gas dei veicoli. L’auto presa in esame è una Fiat 500 X 1.6 Torq 4 cilindri 1598 cc 81 Kw (110 hp) con cambio meccanico Euro 6, che è stata convertita a metano in after market attraverso l’installazione di un kit specifico presso un’officina specializzata delle reti Ecomotive Solutions / Autogas Italia.
La vettura è stata sottoposta a diversi test per determinare consumi di carburante ed emissioni di CO2: per valutare il consumo di benzina è stato impiegato un apposito contenitore graduato (sottoposto anche a pesatura) mentre per il metano sono stati effettuati normali rifornimenti presso la medesima stazione a medesimi orari del giorno con medesima pressione presente nelle bombole.
Sulla base dei consumi rilevati in test su strada su percorso misto, il costo al chilometro a benzina è risultato essere di 0,104 euro, contro i 0,047 del metano. Questo significa che con 10 euro di benzina la Fiat 500 X percorre circa 96 chilometri, mentre con lo stesso importo, utilizzando il gas naturale compresso, arriviamo a quasi 213 km percorsi. Le emissioni di CO2 scendono a 128 gr/km; ciò consente di ottenere – secondo le stime di Ecomotive Solutions e Autogas Italia – percorrendo anche solo 10.000 km/anno, una riduzione delle emissioni di CO2 di 420 kg, ovvero la quantità di CO2 assorbita da 20 alberi (in un contesto cittadino) in un anno.
TEST CONSUMI ed EMISSIONI
“La conversione a metano di una vettura come la 500 X in after market – sottolineano Ecomotive Solutions e Autogas Italia –, non ha di per se nulla di particolarmente innovativo se non il fatto che si tratta di un veicolo circolante con motore omologato euro 6 e quindi quello che ci preme evidenziare sono i vantaggi che possiamo ottenere. I focus sui quali ci siamo concentrati riguardano sia i consumi di carburante che la riduzione di CO2 che possiamo ottenere anche su un veicolo di ultima generazione dotato di un impianto a metano installato in after market”.
Test consumi
I prezzi dei carburanti utilizzati per svolgere il test sono di 1,40 €/lt per la benzina e di 0,988 €/kg per il metano. I consumi benzina rilevati in test su strada, percorso misto, ammontano a 13,5 km/lt (7,4 lt/100 km), mentre i consumi dichiarati da FCA in omologazione, sempre su misto, sono di 14,4 km/lt (6,9 lt/100 km). Il costo al km è quindi risultato essere di 0,104 €. I consumi metano su percorso misto rilevati durante il test sono stati di 21 km/kg (4,7 kg/100 km), per un costo al km di 0,047 €.
“Il costo chilometrico viaggiando a metano – evidenziano Ecomotive Solutions e Autogas Italia – in alcuni casi può essere simile o addirittura inferiore al costo sostenuto per caricare un’auto ibrida plug-in (dipende dal tipo di carica che si effettua). Inoltre, il risparmio viaggiando a metano permette di ammortizzare il costo di installazione dell’impianto, pari a circa 2.200 euro iva compresa, spese di collaudo escluse, entro 40.000 km di percorrenza”.
Emissioni di CO2
Con i consumi riportati precedentemente le emissioni di CO2 risultano le seguenti (analisi con sistema PEMS): nel caso della benzina 170 gr/km, sulla base dei test eseguiti da Ecomotive Solutions e Autogas Italia su strada in percorso misto, contro i 154 gr/km dichiarati da FCA in fase di omologazione; per il metano, in analoga percorrenza, i gr/km rilevati sono 128.
“Come si nota – segnalano le due aziende – la riduzione di CO2 è significativa sia riferita al test su strada sia riferita ai valori riscontrati in fase di omologazione, con un valore di 128 gr/km che risulta essere inferiore del 25% rispetto al funzionamento con benzina. Abbiamo stimato che anche con una percorrenza annua di soli 10.000 km possiamo ottenere una riduzione di 420 kg di CO2 emessa in atmosfera, che corrisponde alla quantità di CO2 assorbita da 20 alberi (in un contesto cittadino) in un anno. Con questi valori ci avviciniamo molto alla quarta fascia (fino a 110 gr/km di CO2 emessa) che il Governo Italiano incentiva con Ecobonus per l’acquisto di auto nuove (rif. Decreto Agosto 2020). La trasformazione in after market – concludono – è una possibilità concreta di riduzione delle emissioni che consente anche un notevole risparmio economico all’utente finale, ma è inoltre un’occasione importante di rilancio, anche post pandemia, per stimolare le attività produttive industriali e artigianali nazionali: le aziende italiane che producono impianti a gas esportano in tutto il mondo prodotti nazionali e le trasformazioni vengono effettuate da alcune migliaia di officine, ovvero piccole aziende artigianali che trarrebbero grande beneficio da una ripresa delle trasformazioni”.
COM’È COMPOSTO L’IMPIANTO
Vano motore
Installazione di kit Autogas Italia completo di parte pneumatica ed elettronica. La centralina di gestione del sistema gas dialoga con il sistema OBD originale del veicolo per ottimizzare la carburazione nel funzionamento a metano, analizzando e modificando se necessario la carburazione del sistema gas autonomamente.
Bagagliaio
Installazione di 3 bombole – per una carica di metano corrispondente a circa 14 kg – sotto il piano di carico per poter mantenere il maggior volume possibile all’interno del bagagliaio stesso. Le attuali trasformazioni a metano (in after market) sono sempre più improntate a questa tipologia di installazione che permette all’utente di disporre ancora di un importante volume di carico.
Presa di carica
Nei tradizionali impianti metano la presa di carica spesso è collocata all’interno del vano motore, mentre nelle ultime generazioni di sistemi la si posiziona di preferenza nel vano dove è già presente il bocchettone per rifornirsi di benzina, così come avviene per le auto a metano prodotte di serie.
Redazione MotoriNoLimits