Si chiude con il 50° GP di Spagna la seconda tripletta di gare di questa strana stagione di F1. La corsa si disputa al Circuit de Barcelona-Catalunya, uno dei più conosciuti dai piloti che sono soliti macinare sull’asfalto catalano un gran numero di chilometri durante le sessioni di test. Il tracciato è un misto di curve da alta, media e bassa velocità, caratterizzata da vari cambi di direzione, da diversi saliscendi e da un lungo rettilineo d’arrivo. Per questo costituisce un probante campo di prova per le qualità delle monoposto. La parte finale, un tempo velocissima, da qualche anno è caratterizzata da una lenta chicane che immette sul traguardo. Tra i circuiti permanenti, questo è uno di quelli sui quali è più difficile sorpassare.
Data la vicinanza al mare e alle montagne, i cambi di direzione del vento possono rappresentare un elemento di disturbo perché hanno un forte impatto sul bilanciamento delle vetture. Nel 2020 anziché in primavera, la Formula 1 disputa la gara spagnola in piena estate, con temperature che si attendono decisamente elevate tanto nell’aria che sull’asfalto. Pirelli ha deciso di portare a Barcellona le stesse tre mescole della prima delle due gare disputate a Silverstone. Da un punto di vista tecnico questo GP per la Scuderia Ferrari non sarà troppo dissimile dalle doppie apparizioni consecutive che sono fin qui andate in scena a Spielberg e Silverstone. La squadra può infatti contare su tutti i dati raccolti nei test pre-stagionali con la SF1000, anche se con temperature decisamente differenti, e potrà dunque portare avanti anche a Montmelò il proprio lavoro di valutazione della SF1000 in diverse configurazioni.
Il Primo Gran Premio di Spagna valido per il Mondiale di Formula 1 è stato disputato nel 1951 a Pedralbes, vicino a Barcellona, e dal 1986 è una presenza fissa nel calendario. Nella storia di questa gara la Ferrari ha vinto 12 volte. La prima nel 1954, sempre a Pedralbes, con Mike Hawthorn sulla 553 F1; ma la corsa si è svolta anche a Jarama, presso Madrid (dove per la Ferrari vinsero Niki Lauda nel 1974 e Gilles Villeneuve nel 1981, quando si tenne dietro per tutta la corsa un trenino di macchine e al traguardo i primi cinque piloti furono racchiusi in 1”24 secondi), al Montjuich, e dunque di nuovo nella città di Barcellona, a Jerez de la Frontera (dove nel 1990 trionfò Alain Prost con la F1-90) e, a partire dal 1991, sempre e solo a Montmelò. Qui con la Scuderia hanno vinto Michael Schumacher (cinque volte, la prima nel 1996 e poi dal 2001 al 2004), Felipe Massa (2007), Kimi Räikkönen (2008) e Fernando Alonso (2013).
Simone Resta, Responsabile Engineering Telaio: “Arriviamo a Barcellona consapevoli che non sarà certamente un weekend facile per la Scuderia Ferrari, considerato quello che abbiamo visto nello scorso febbraio. Detto questo, nelle cinque gare fin qui disputate abbiamo lavorato tanto per cercare di migliorare il livello di prestazione della vettura e tirarne fuori tutto il potenziale. Troveremo ovviamente condizioni meteo ben diverse, con temperature dell’asfalto previste ampiamente sopra i 40°C: sarà un fattore importante soprattutto per il rendimento dei pneumatici, come si è visto nelle ultime due gare disputate a Silverstone. La SF1000 non presenterà aggiornamenti, ci sarà invece una novità per quanto riguarda i telai a disposizione dei piloti. Infatti, abbiamo deciso di sostituire quello di Sebastian dopo che nella consueta analisi fatta alla fine del secondo weekend di Silverstone si è evidenziata una piccola anomalia causata da un violento passaggio su un cordolo: nulla di particolarmente rilevante in termini di prestazione ma non c’erano motivi per non procedere in questo senso”.
Sebastian Vettel: “Quando si arriva a Barcellona sai già che sarà una gara nella quale a fare la differenza saranno i dettagli. Tanto le squadre che i piloti conoscono benissimo questo tracciato ed è per questo che fin dalle prove libere del venerdì si comincerà a lavorare su regolazioni minime. Questo circuito è piuttosto diverso da quello di Silverstone e sono curioso di capire quali sensazioni mi trasmetterà la macchina. Ci aspettiamo temperature molto elevate e sarà dunque importante trovare un assetto che ci permetta di avere una buona velocità senza che l’usura delle gomme sia eccessiva”.
Charles Leclerc: “La pista di Barcellona è un grande classico. Ogni anno ci percorriamo tantissimi chilometri durante i test e quindi possiamo dire che non ha segreti. In questa stagione, tuttavia, ci troviamo a girare su questa pista in piena estate e sarà interessante vedere come si comporterà la nostra vettura con molto caldo. Come già nelle due corse di Silverstone credo che sarà fondamentale gestire al meglio le gomme, aspetto sul quale ho svolto molto lavoro che in Inghilterra ha dato i suoi frutti. Sarà importante non sbagliare nulla in qualifica e poi cercare di massimizzare la performance della vettura in configurazione gara”.
Redazione MotoriNoLimits
High summer in Barcelona ☀️: next stop #SpanishGP 🏎 https://t.co/oF5aVEPYIU#Seb5 #Charles16 #essereFerrari 🔴 #SF1000 pic.twitter.com/WrqGDTBdq7
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) August 12, 2020