L’ex-presidente Ferrari Luca di Montezemolo dice di avere parte della responsabilità per l’orribile stagione 2020 della Scuderia. Anche se è stato mandato via da Marchionne nel 2014, quello è stato l’anno in cui è stato introdotto il controverso regolamento sulle power unit ibride. “Io ero presidente quando è stato deciso di passare all’ibrido“, ha detto a Il Resto del Carlino. “Ho accettato perché la svolta verde nell’industria era una necessità anche per le corse. Ma ho sottovalutato il deficit italiano – anche il nostro, della Ferrari – in termini di tecnologia che non era parte del nostro background culturale. Congratulazioni a chi si è dimostrato più forte, ma è proprio per questa ragione che dico che dobbiamo guardare avanti“. Il nuovo presidente Ferrari John Elkann di recente ha detto che si potrà pensare alla vittoria realisticamente non prima del 2022: “Non mi piace mettere delle date“. prosegue Montezemolo. “Non ha senso e non è bello per i tifosi, che hanno il diritto di sperare in un cambiamento a breve termine. La Ferrari deve fare delle scelte necessarie per una crisi così forte. Almeno c’è la garanzia del pilota, perché Leclerc ha già dimostrato di essere un top driver“.
Montezemolo ha anche detto di supportare Mattia Binotto, che è sotto forte pressione come team boss: “Binotto è uno dei miei ragazzi, ripeto spesso che deve essere supportato, non può essere lasciato da solo. So molto bene che la F1 è molto cambiata, non è più quella di 20 o più anni fa. Ma una cosa rimasta uguale è che quando un team ha problemi deve proteggere i suoi uomini, aggiungendo persone capaci. La Ferrari di Schumacher non era solo Schumacher, avevamo il gruppo numero 1 in tutte le aree. Da Jean Todt a Ross Brawn, da Stefano Dimenicali a Paolo Martinelli a Rory Byrne. E, nonostante le loro capacità, sono passati anni prima di poter celebrare le vittorie“.
Redazione MotoriNoLimits