Poche ore dopo l’annuncio del test incerto, il team Racing Point ha confermato che Sergio Perez è risultato positivo al Covid-19 nel secondo test effettuato al Silverstone Circuit alla vigilia del GP di Gran Bretagna, cui il messicano non potrà partecipare. Sergio sta fisicamente bene, si legge nel comunicato, ed è in ottima forma, ma continuerà l’auto-isolamento sotto la guida delle autorità sanitarie, visto che la salute è la priorità per il team e lo sport. L’intero team e il mondo della F1 augurano il meglio a Sergio e sperano di riaverlo presto nell’abitacolo della RP20. L’intenzione della Racing Point è di far scendere in pista due macchine domenica e a tempo debito comunicheranno i prossimi passi per il weekend. A quanto pare il terzo pilota Stoffel Vandoorne preferisce restare a Berlino per la gara di Formula E e alla seconda scelta, Esteban Ocon, il team potrebbe preferire Nico Hulkenberg. Non resta che attendere. Certo che è tutto davvero strano: fai il terzo pilota per un team di F1, e ti pagano pure, ma all’occasione rifiuti. E chissà come reagiranno F1, FIA e il paddock: se al Covid-19 fosse risultato positivo un meccanico o un addetto ai lavori qualunque tutto bene – come già accaduto – ma un pilota, in uno dei team di punta in questo 2020 assurdo… forse l’atteggiamento cambierà. Di certo tutto questo contribuirà a proseguire sulla linea dei GP a porte chiuse. Questo almeno è il nostro pensiero. Certo, sarebbe anche interessante sapere dove è stato Perez dopo l’Austria. Ma non si può neppure pretendere che tutto il mondo della F1 viva in una bolla per mesi fino a fine campionato. Adesso la cosa più importante è che Checo ne esca presto e nel migliore dei modi. PS: adesso sarà anche interessante vedere se la F1 cambierà idea sul GP di Spagna, in programma a metà agosto.
Barbara Premoli