Partito dalla pole, Lewis Hamilton ha vinto il GP di Stiria, precedendo sul traguardo il compagno di squadra Valtteri Bottas, leader della classifica, e la Red Bull di Max Verstappen, in una domenica segnata dall’incidente nel primo giro e conseguente doppio ritiro delle Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Dopo il quarto posto nel GP d’Austria dello scorso weekend, Hamilton ha preso subito il largo gestendo senza problemi il vantaggio, prima nei confronti di Verstappen e poi di Bottas che, nonostante una difesa accanita da parte dell’olandese, a 4 giri dalla fine è riuscito a conquistare la seconda posizione. Per il sei volte campione si tratta dell’85° vittoria in F1.
Alle spalle di Verstappen, lotta accesa per la quarta posizione, vinta dalla Red Bull di Alex Albon davanti alla McLaren di un grandissimo Lando Norris, che ha passato la Racing Point di Sergio Perez all’ultima curva, dopo che il messicano aveva danneggiato l’ala anteriore in un contatto con Albon. Perez ha chiuso 6°, davanti al compagno di squadra Lance Stroll, che proprio alla fine ha passato la Renault di Daniel Ricciardo, 8°. Soltanto 9° Carlos Sainz, partito terzo, che ha preso il punto extra per il giro veloce, e a chiudere la top 10 l’AlphaTauri di Daniil Kvyat.
Ma la delusione cui ancora si stenta a credere riguarda proprio la Ferrari, attesa a un riscatto dopo il primo GP e l’inizio di questo weekend. Ma le speranze sono durate poco, fino a quando nel primo giro Charles Leclerc ha perso il controllo della monoposto prima della curva 3 finendo contro quella di Vettel, che nel contatto ha perso l’alettone ed entrambi sono stati costretti al ritiro. “Sono deluso di me stesso“, ha detto Leclerc. “Mi spiace anche se essere spiaciuto non basta. Oggi Seb non ha alcuna colpa. Ho deluso il team dopo che hanno lavorato un’intera settimana per portare prima gli aggiornamenti. Avevo troppa voglia di guadagnare posizioni nel primo giro. Imparerò da quanto successo“.
Inutile secondo noi fare processi, purtroppo è successo e basta. Certo, persino i bambini sanno che le gare non si vincono al primo giro, ma indietro non si torna. E la Ferrari è davvero in una situazione difficile. Dichiarazioni di facciata a parte, servono una macchina performante e qualcuno che sappia gestire una stagione già di per sé difficile. Se così non accadrà, beh andare a festeggiare i 1000 GP al Mugello sarà una passerella davvero inutile. Tanto vale cambiare nome e lasciare solo GP della Toscana…
Barbara Premoli