Secondo i tecnici Brembo il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico a quello ottenuto da altre piste come Budapest e Barcellona. Il tracciato austriaco è l’unico del Mondiale in cui un giro è completato in meno di 65 secondi. Merito delle alte velocità ma anche delle poche curve, solo 3 delle quali prevedono un ricorso ai freni superiore al secondo.
La pista austriaca presenta 7 punti di frenata, per un tempo totale sul giro di utilizzo dei freni di 10 secondi, il più basso del Mondiale, 7 decimi e mezzo in meno di Monza. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i freni sono in funzione per meno di 12 minuti. Nella prima metà della pista, fino alla curva 4 compresa, i freni sono impiegati parecchio e in modo molto intenso: 6,85 secondi complessivi di utilizzo e con una decelerazione media di quasi 5,3 g. Nella parte restante del tracciato invece i freni sono operativi solo per 3,18 secondi e la decelerazione media è di 2,3 g.
Delle 7 frenate del GP Austria 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, nessuna è di media difficoltà e le restanti 4 sono light. La più temuta è la curva 3 perché i piloti beneficiano del DRS e così raggiungono velocità di 331 km/h: la frenata è di 130 metri. Per completare l’operazione i piloti hanno bisogno di 2 secondi e 67 centesimi di secondo durante i quali esercitano un carico di 176 kg e subiscono una decelerazione di 5,3 g.
Redazione MotoriNoLimits