Il responsabile sportivo F1 Ross Brawn ha detto di supportare completamente le idee politiche di Lewis Hamilton sul razzismo. In una serie di post sui social media, il sei volte campione ha prima accusato chi restava in silenzio dopo l’uccisione di George Floyd da parte di agenti a Minneapolis. Il pilota Mercedes ha poi puntato il dito contro il primo ministro britannico Boris Johnson e ha anche sostenuto i manifestanti che hanno abbattuto e buttato in un fiume una statua eretta nel 1895 che celebrava il filantropo Edward Colston, definito da Hamilton “un mercante di schiavi“, che ha poi aggiunto che “qualunque statua di razzisti” dovrebbe essere abbattuta. “Chi sarà il prossimo?”, ha aggiunto. Una posizione molto decisa e forte, ma Ross Brawn ha detto a Sky che le opinioni politiche espresse dall’inglese sono “molto valide” e che la F1 le supporta in toto: “Lewis è un grande ambasciatore per lo sport e i suoi commenti sono molto validi. Lo sosteniamo completamente“.
Noi, pur essendo chiaramente contro il razzismo, qualche dubbio lo abbiamo: non è che la situazione stia sfuggendo di mano? Lo stesso Hamilton qualche giorno fa aveva invitato alla non-violenza, ma non ci sembra che quanto sta accadendo negli USA e abbattere statue siano atti “pacifici”. La stessa F1 passa dal silenzio totale di giorni – interrotto solo da un tweet – allo schierarsi pubblicamente dalla parte del campione britannico. Da un estremo all’altro… sa sempre più di mosse e dichiarazioni politiche. Anche perché, non dimentichiamo, Liberty Media è americana. Speriamo che tutti tornino presto a fare il loro lavoro in pista. E’ l’unica cosa cui gli appassionati siano interessati.
Redazione MotoriNoLimits
This week, the world has been forced to confront truth about racism and police brutality.
Now is the time to speak up and demand racial equality for all. For those of you already out there fighting, know that I see you and I am right by your side.
📸: @Geto_Univercity pic.twitter.com/WGu3UThVBJ— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) June 5, 2020