I clienti delle vetture elettriche Audi beneficiano di elevate velocità alla colonnina, dato che la potenza massima di 150 kW in corrente continua
è disponibile in un ampio range del processo di ricarica. Per ottenere un’autonomia di 110 chilometri, la sosta a una stazione HPC dura solo 10 minuti. Un obiettivo reso possibile dal raffinato sistema di gestione termica. La rapidità di ricarica è un tema cruciale per il successo della mobilità elettrica. Minori sono i tempi necessari per un “pieno” d’energia, maggiore è la soddisfazione dell’utente.
La maggior parte delle ricariche di un’auto elettrica viene effettuata in ambito domestico o presso il luogo di lavoro. Situazioni nelle quali il fattore tempo riveste un ruolo marginale. Durante i lunghi viaggi, diversamente, ogni minuto di attesa assume un valore essenziale e la velocità di ricarica diviene cruciale. Dopo una breve pausa, perché la mobilità a zero emissioni sia davvero fruibile, la vettura dovrebbe essere pronta per affrontare la successiva tappa del percorso. Per queste ragioni, nel valutare le performance di un modello BEV andrebbero considerate non tanto l’autonomia dichiarata o la potenza massima di ricarica, quanto piuttosto la velocità (vale a dire i kWh accumulati al minuto) durante l’intero processo di rifornimento. Il vero indicatore dell’efficienza alla colonnina di un’auto a zero emissioni consiste nel lasso di tempo nel quale sono fruibili elevate potenze di ricarica. Un parametro che vede i modelli Audi e-tron 55 quattro al vertice della categoria.
Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro garantiscono prestazioni di ricarica superiori ai competitor diretti, sebbene sul mercato esistano modelli con potenze nominalmente più elevate. Per sfruttare al meglio le stazioni HPC (High Power Charging), infatti, oltre alla potenza massima di ricarica è necessario poter contare su di un elevato assorbimento effettivo d’energia, protratto per un ampio range del processo di rifornimento. Se, diversamente, l’auto si ricarica alla massima potenza solo all’interno di una finestra temporale contenuta e, successivamente, vede ridursi rapidamente le performance, la velocità dell’intera operazione ne risente e le tempistiche di dilatano.
Redazione MotoriNoLimits