Quello che si dice un colpo di scena: nel consueto post di fine giornata, col punto sul Covid-19, il sindaco di Monza Dario Allevi ha annunciato che il GP d’Italia si svolgerà come da programma il 6 settembre, ma a porte chiuse. Ecco le sue parole: “Continuando con le buone notizie l’altro ieri ho ricevuto l’attesa telefonata del Presidente di ACI Italia, Angelo Sticchi Damiani, il quale mi ha confermato che il Gran Premio d’Italia si correrà a Monza il prossimo 6 settembre. Mentre molti circuiti hanno dovuto rinunciare a causa dell’emergenza sanitaria, Monza ci sarà – seppur a porte chiuse – e la Formula 1 ha deciso di prolungare di un anno il contratto, appena stipulato, con il nostro autodromo: i bolidi continueranno a sfrecciare nel tempio della velocità almeno fino al 2025“.
Un annuncio che qualche riflessione porta a farla, però. Partendo dal perché non sia arrivata direttamente da Angelo Sticchi Damiani. Pur capendo l’entusiasmo del sindaco, non riusciamo a capire perché abbia voluto “bruciare” sul tempo il presidente ACI. Magari i due erano d’accordo, ma ci pare strano… in certe circostanze la forma conta. E la comunicazione ufficiale pure, dato che non si tratta di un torneo estivo di bocce tra pensionati.
L’annuncio ha poi spaccato in due gli appassionati: sapere che il GP d’Italia si correrà è sicuramente una splendida notizia, perché significa continuità per un evento storico. Ma il fatto che nel Tempio della Velocità risuoneranno solo i motori e il pubblico resterà fuori fa un brutto effetto… Monza con le tribune e i prati vuoti, senza i tifosi ad attendere i piloti, senza l’invasione del rettilineo a fine gara è davvero difficile da immaginare adesso, a botta calda. Certo, la sicurezza e la cautela prima di tutto, i mesi che abbiamo vissuto e quello che stiamo ancora vivendo li abbiamo addosso e sarà difficile dimenticare il dramma. La speranza? Che da qui a settembre la situazione consenta un cambio di programma e che i cancelli di Monza si spalanchino al pubblico e anche a noi addetti ai lavori.
Senza contare che, se proprio l’evento sarà a porte chiuse, adesso per l’Autodromo ci sarà un problema concreto da affrontare e risolvere a tamburo battente: restituire i soldi a chi ha comprato i biglietti, regolarmente in vendita sul sito e sui social del circuito, come avevamo segnalato l’11 maggio, perché la cosa in quel momento – in piena emergenza sanitaria – proprio corretta nei confronti degli appassionati non ci sembrava. Spiace dirlo ma, alla luce dell’annuncio odierno, ci avevamo visto giusto. Ah, ultima cosa: dal puntuale ufficio stampa ACI riceviamo moltissimi comunicati, ma uno importante come questo al momento in cui scriviamo non è ancora arrivato – e ovviamente controlliamo sempre lo spam. Ma non c’è neppure un tweet del presidente. Strano, vero?
Barbara Premoli
Stupefacente! Il GP d’Italia annunciato sparisce dai social. Ma biglietti in vendita