Il campione in carica Lewis Hamilton ha attaccato duramente “lo sport dominato dai bianchi” per essere rimasto in silenzio di fronte alle rivolte scoppiate negli USA dopo l’uccisione a Minneapolis di George Floyd, morto dopo che un poliziotto gli ha tenuto premuto il ginocchio sul collo, con scontri e saccheggi che proseguono tuttora e stanno mettendo a ferro e fuoco il Paese e il presidente Trump messo al sicuro in un bunker all’interno della Casa Bianca, come riportato dalle agenzie di stampa.
Adesso dai social Hamilton accusa i colleghi e il mondo della F1 in generale per non essersi espressi sulla situazione. “Dalla F1 nessun segnale, il mio è uno sport dominato dai bianchi. Vedo quelli di voi che stanno zitti. Alcuni sono anche molto famosi ma preferiscono tacere davanti a questa ingiustizia. Io sono uno dei pochi di colore in questo mondo e sono solo. Avrei pensato che avresti capito perché questo ae cccada he avresti detto qualcosa al riguardo, ma non puoi stare al nostro fianco. Solo ora so chi sei e ti vedo“.
In un altro post, Hamilton ha chiarito che non stava esprimendo supporto a quelli che stanno saccheggiando e bruciando edifici: “Non può esserci pace finché i nostri cosiddetti leader non fanno cambiamenti“, ha aggiunto. Il collega britannico Lando Norris ha cambiato la foto del profilo sul suo account Twitter con un’immagine con la frase “Black lives matter” e Daniel Ricciardo ha usato la stessa frase su Facebook. Il campione inglese è tornato sull’argomento anche nel tweet con cui ha fatto gli auguri al papà per i suoi 60 anni, definendolo “a strong and successful black man“.
Redazione MotoriNoLimits
I wanted to take a moment to acknowledge my dad, a strong and successful black man. Because of him, both @nicolashamilton and I have careers, strong mindedness and determination. He has always been my hero. Happy 60th Birthday dad🖤 #blackexcellence #happybirthday pic.twitter.com/CHBnbq0TjG
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) May 31, 2020