Secondo Piero Ferrari, vice-presidente e co-proprietario dell’azienda di Maranello, quando le gare inizieranno Mattia Binotto si troverà ad affrontare “una situazione difficile e insolita“.E non si riferisce solo alla crisi coronavirus. “Prima di tutto, spero che i motori saranno riaccesi a luglio in Austria“, ha detto a Il Resto del Carlino. “Non sarà facile battere la Mercedes, ma non smetteremo mai di provarci e i nostri tifosi lo sanno“. Ma per Piero Ferrari un’altra sfida nel 2020 sarà gestire Sebastian Vettel, che ancor prima dell’inizio dell’azione in pista, ha deciso di lasciare Maranello a fine anno e nel 2021 sarà sostituito da Carlos Sainz: “Per quanto riguarda Vettel, Mattia Binotto deve riuscire a gestire una situazione oggettivamente difficile e insolita, dato che abbiamo un pilota che se ne andrà alla fine della stagione. Non so come mio padre avrebbe gestito la situazione, ma ha sempre detto che la squadra conta più di qualunque dipendente, anche più del miglior pilota“.
L’ex-boss della F1 Bernie Ecclestone non perde occasione per dire che Binotto non sarebbe un grande leader per la Ferrari, specie quando si tratta di gestire situazioni come quella di Vettel: “La situazione di Michael Schumacher con la Ferrari era un po’ diversa”, ha detto a RTL. “Una volta gli ho chiesto ‘Chi dirige il team?’ e lui ha risposto ‘Io’. Probabilmente è per questo che avevano tanto successo. Il problema degli italiani è che non hanno molti leader. Il responsabile del team fondamentalmente è un super ingegnere, è in Ferrari da più di 20 anni. Ma non hanno un leader. Questa è la mia opinione”.
Redazione MotoriNoLimits