Secondo Helmut Marko le cose stanno andando nella giusta direzione per poter ospitare in Austria il primo GP del 2020, in programma il 5 luglio. E a quanto pare adesso l’idea ha il supporto anche del governo: “Niente è stato ancora deciso, ma almeno ci sono segnali positivi e in linea di massima siamo pronti“, ha detto Marko a f1-insider.com. “Ma non devono esserci ricadute nei numeri del coronavirus e tutte le misure di sicurezza devono essere osservate“. L’evento secondo il boss Red Bull si svolgerebbe a porte chiuse, con una quantità di personale limitato sul posto e potenzialmente con più di una gara durante il weekend: “Quello che è già certo è che se c’è la gara, sarà senza spettatori. E non si sa ancora quanti giornalisti saranno ammessi. La gara è in programma per il 5 luglio, ma non abbiamo ancora considerato se ci sarà o meno un’altra gara al Red Bull Ring“. L’esperto dottor Riccardo Ceccarelli di Formula Medicine ha detto a Sky Italia che una gara in Austria è fattibile: “Con il giusto approccio sì. In Australia tutti erano impreparati per tutto lo scenario che poteva verificarsi, ma adesso ci sarà una maggiore consapevolezza della realtà e dei rischi. Stiamo lavorando proprio su questo“.
Marko ha anche detto al giornale austriaco Osterreich che la Red Bull ha bisogno di tre settimane per dare il semaforo verde al GP d’Austria 2020: “E se si svolgeranno una o due gare spetta a Liberty Media decidere“. Christian Horner pensa che il modello austriaco possa quindi precedere “un cammino graduale a tutti i GP“.
Redazione MotoriNoLimits