E’ molto difficile cercare di scrivere di motorsport attivo proprio in queste ore, in questi giorni, dove la pandemia globale coronavirus (o COVID-19) sta cambiando e funestando la vita di milioni e milioni di persone. Le città si chiudono. Persone che lottano per la vita negli ospedali. Quarantena manco che fossimo tornati da un viaggio intergalattico. Economia che crolla… Ma in tutto questo dobbiamo pure guardare avanti. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza” scriveva il nostro Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Noi dobbiamo cercare di trovare le forze per guardare avanti. Quando finirà tutto questo? Quando potremo uscire dalla quarantena forzata che ci stiamo imponendo per sopravvivere? Ad ora non vi è una certezza scientifica. C’è la Cina da osservare. La prima entrata in questo inferno che, a distanza di due mesi e mezzo, quasi tre, sta riaprendo gradualmente negozi, bar, fabbriche. Se vogliamo essere positivi, diciamo che magari a giugno potremmo pensare di tornare a un qualcosa di simile alla normalità come la conoscevamo prima?
C’è una data. 13 giugno. Ore 14. A Le Mans scenderà il tricolore d’oltralpe per dare il via alla 24 Ore. Non è una gara. La 24 Ore è la metafora della vita. La lotta. Il buio che incombe. L’alba. Il sole che torna a far capolino, la rinascita, e la vittoria. Io sono un inguaribile romantico. Più che ai dati tecnici, per quanto interessanti ed essenziali siano, sono sempre stato più propenso all’aspetto umano, eroico, sognatore del motorsport.
Quindi ho un sogno. Le Mans ha le capacità di ospitare 56 e più vetture. Un’organizzazione stupenda. Si potrebbero invitare altri campionati assieme al mondiale endurance. O iscrivere qualche pilota di categoria come la F1 o l’Indycar, che ancora quest’anno non abbiamo visto, o visto poco, in GT, o in LMP2. Qualche auto in più in griglia. Insomma, pensare in grande per una rinascita. Immaginatevi cosa potrebbe essere.
C’è qualcuno in capo alla FIA che ha voglia di sognare? Dobbiamo farlo. Dobbiamo essere l’Ulisse di Dante. Per un nuovo Rinascimento.
Riccardo Turcato