Lewis Hamilton ha detto che è scioccante che la F1 sia andata avanti col GP d’Australia nonostante la pandemia di coronavirus. Mentre in tutto il mondo – e noi in Italia ne sappiamo qualcosa – i governi stanno imponendo blocchi e chiusure, anche ai voli, il campione inglese non riesce a capire perché tutto a Melbourne stia andando avanti: “Sono molto, molto sorpreso che siamo qui“, ha detto ad Autosport, quando gli è stato chiesto se si sentisse a suo agio nell’essere al GP. “Penso sia grandioso che ci siano le gare, ma per me scioccante che siamo tutti qui seduti in questa stanza. Già oggi ci sono moltissimi fans e sembra che il resto del mondo sia prendendo misure, per esempio proprio oggi il presidente degli USA Trump ha deciso il blocco dei voli dall’Europa. L’NBA stata sospesa e invece la F1 continua. Ho visto Jackie Stewart questa mattina, è in forma e sta bene come sempre e camminando nel paddock ho visto delle persone anziane. Quindi è una preoccupazione, per me forte. Quindi la mia risposta alla domanda se mi senta a mio agio è no. Purtroppo a comandare sono i soldi, ma sinceramente non so dire se sia giusto che la gara si faccia, non posso aggiungere molto. Non è che non voglia esprimere la mia opinione. Il fatto è che siamo qui e io invito tutti a essere il più attenti possibile, anche quando si toccano porte e superfici. Spero che tutti si lavino con cura le mani e che i tifosi che verranno qui prendano ogni precauzione. Oggi camminando sembrava tutto come sempre, una giornata normale. La speranza è che tutti stiano bene e che questo weekend passi senza problemi“.
Le autorità australiane hanno detto che metteranno in quarantena qualunque team se ci fosse la conferma che un membro è positivo al virus, cosa che potrebbe portare alla cancellazione del GP. Alla domanda se ritiene che la gara debba essere cancellata in caso di test positivi: “Non sta a me prendere la decisione. Ma ho sentito che i risultati non arriveranno prima di cinque giorni, guarda caso…”. Una mossa che sembra studiata a tavolino per favorire gli organizzatori del GP.
Anche Kimi Raikkonen ritiene che la decisione della F1 probabilmente non sia stata la migliore: “Non possiamo farci niente, è così. Non so se sia giusto che siamo qui, Probabilmente no. Ma non spetta a noi, non è una nostra decisione. Penso che se la decisione fosse dipesa esclusivamente dai team probabilmente non saremmo qui“.
Domanda: ma i piloti non hanno la GPDA che li riunisce e tutela? Come “non possiamo fare niente“??? Sono i soli che possano fermare il baraccone, dando un esempio forte al mondo. Non salite in macchina domani e poi vediamo cosa fanno F1, FIA, promoter del GP e governo australiano. Siete più forti del business e degli sciacalli. Ma ci rendiamo conto? Haas, McLaren e Williams hanno personale in isolamento e circolano voci secondo cui ci sarebbero casi anche in altri team, italiani. Questo GP è una vergogna. Per gli esiti dei tamponi cinque giorni? Dite agli australiani cosa fanno negli ospedali italiani da settimane… e incrociate le braccia! Dareste un gran bell’esempio al mondo.
Redazione MotoriNoLimits