Si sono conclusi in Bahrain i test collettivi che hanno visto in pista i piloti che prenderanno parte al campionato FIA Formula 2 2020. I tre giorni di prove sono stati molto intensi, con squadre e piloti impegnati a familiarizzare con la monoposto equipaggiata per la prima volta con i pneumatici Pirelli da 18 pollici, la novità tecnica di spicco della stagione che anticipa di dodici mesi il cambiamento programmato dalla Formula 1.
Per i cinque piloti della Ferrari Driver Academy che in questa stagione saranno impegnati in Formula 2, i test a Sakhir hanno avuto un sapore differente. Robert Shwartzman e Marcus Armstrong hanno mosso i primi passi nella categoria, iniziando a familiarizzare con un contesto inedito e mai semplice per gli esordienti come la serie cadetta. Per Mick Schumacher, Giuliano Alesi e Callum Ilott le prove di Sakhir sono state il primo passo della loro seconda stagione in Formula 2, ma solo Mick ha ripreso a lavorare nello stesso team. Per Alesi e Ilott il 2020 ha portato un cambio di squadra, e le prove in Bahrain sono state un’occasione preziosa per familiarizzare con il gruppo di lavoro con cui collaboreranno per tutta la stagione.
Il bilancio complessivo sulle simulazioni di qualifica si è confermato buono. Ha da recriminare Shwartzman, che durante il suo giro veloce nel corso del secondo giorno (confermatosi mediamente il più veloce) ha dovuto alzare il piede dall’acceleratore a causa di una bandiera rossa. Anche per Armstrong l’epilogo dei test non è stato dei più fortunati, poiché il neozelandese nel turno pomeridiano di oggi ha dovuto accostare a bordo pista dopo pochi giri con la monoposto in fiamme.
Mick Schumacher: “Sono davvero contento del lavoro svolto in questi tre giorni, comprendere i nuovi pneumatici da 18 pollici è stata sicuramente la parte più importante dei test. Abbiamo completato il nostro programma senza problemi evidenti, e raccolto dati preziosi che saranno analizzati nei prossimi giorni. La gestione è ancora un aspetto su cui stiamo lavorando, impareremo di più sulle nuove slick gara dopo gara. È stato bello risalire in macchina dopo la pausa invernale, e l’intero team non vede l’ora di tornare in Bahrein tra due settimane per la prima tappa della stagione 2020”.
Come da programma, le simulazioni di gara hanno evidenziato l’importanza del fattore esperienza, e soprattutto Giuliano Alesi ha percorso un notevole numero di chilometri nel secondo e terzo giorno di prove dedicando molto tempo ai long-run. Un lavoro che sarà fondamentale per la pianificazione della stagione, come insegna la storia della Formula 2. Ora per team e piloti ci sarà qualche giorno di pausa, poi sempre, sul circuito di Sakhir sarà tempo per tornare in pista per la prima tappa della stagione.
Redazione MotoriNoLimits