La crisi del coronavirus continua a gettare un’ombra sull’avvio del campionato del mondo di F1 2020. A Melbourne i preparativi proseguono a pieno ritmo per la gara che dovrebbe dare il via alla stagione il prossimo weekend, e i primi membri dei team stanno già per partire per l’Australia. Ma il governo starebbe considerando delle restrizioni severe per chi arriva dall’Italia, cosa che avrebbe ripercussioni su Ferrari, AlphaTauri, Pirelli, Brembo, Magneti Marelli e persino Haas e Alfa Romeo. Il primo ministro Scott Morrison martedì ha detto che i viaggiatori italiani verrebbero sottoposti “a misure approfondite di screening“. Cosa che mette a rischio il GP stesso. “Se a un team è impedito di entrare in un Paese, non possiamo fare la gara“, ha detto il direttore sportivo F1 Ross Brawn. “Non una gara del Mondiale, perché non sarebbe regolare“.
Il ministro dello sport dello Stato di Victoria, cui Melbourne appartiene, ha dichiarato: “Capisco che questa situazione sia estremamente dinamica e, in un certo senso, sono questioni che esulano dal mio controllo. Vorrei poter dire qualcosa con assoluta certezza“. Il campione 1980 Alan Jones ha detto ai media australiani: “Farebbero un gran disservizio a tutti i fans se non ci fosse la gara“. L’emittente tedesca RTL, dopo aver già comunicato che il suo staff non andrà in Vietnam, ha ora esteso la decisione a Vietnam e Bahrain: “La diffusione del coronavirus, i rischi legati alla salute e la sicurezza che non possono più essere garantiti implicano una sola decisione“. Ovvero quella di trasmettere i primi tre GP della stagione dagli studi RTL di Colonia anziché sul posto.
Da parte sua, la FIA continua a monitorare l’evoluzione della situazione, sotto la direzione del presidente della FIA Medical Commission Professor Gérard Saillant. La FIA valuterà il calendario delle prossime gare e, se necessario, prenderà le misure necessarie per proteggere la comunità globale del motorsport e il pubbico.
Redazione MotoriNoLimits