Il comunicato della FIA sulle verifiche fatte al motore Ferrari usato nel 2019 ha dell’incredibile. Per quanto dice e non dice. Soprattutto per quello che non dice.
“The FIA announces that, after thorough technical investigations, it has concluded its analysis of the operation of the Scuderia Ferrari Formula 1 Power Unit and reached a settlement with the team. The specifics of the agreement will remain between the parties… Scuderia Ferrari assist the FIA in other regulatory duties in Formula 1 and in its research activities on carbon emissions and sustainable fuels.”
La FIA ha investigato. In sintonia con la Ferrari ha raggiunto un accordo e tale accordo rimarrà segreto tra le parti. Alla faccia. Quindi hanno trovato qualcosa. Ma quel qualcosa non ce lo vogliono dire. Da una Federazione mi aspetterei trasparenza, non omertà. Che lo sviluppo incredibile del motore Ferrari, in tempi di zero test e motori contingentati, avesse avuto qualcosa di strano lo avevamo capito tutti. Quante volte abbiamo sentito dire che un team oltre a Mercedes che vince fa bene alla F1? Ebbene, un conto è magari pensare una cosa, ma poi ti convinci che sì, hanno fatto uno sviluppo fatto bene. Bravi loro. Un altro è poi vedere la FIA che sibillinamente se ne esce con questo comunicato che dice tutto e non dice niente… A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca. Mica sarà sempre brutto e cattivo Helmut Marko con le sue uscite. Marko è della vecchia scuola. Quando parla va ascoltato e non deriso, come invece spesso accade.
Quanto manca Bernie Ecclestone in queste occasioni. Con lui certi comunicati non sarebbero nemmeno usciti. Anche perché, diciamocelo, chi ormai ci pensava più? Perché far riemergere tale ricordo su dubbi riguardo alla legalità del motore Ferrari? Fa male a tutto il movimento della F1, tifosi compresi, che devono avere fiducia nell’organo della FIA. Altrimenti si dà ragione ai leoni da tastiera, cosa di cui proprio non abbiamo bisogno, cara FIA.
Riccardo Turcato