«La 90° edizione del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra GIMS, che avrebbe dovuto accogliere i media da lunedì 2 e il pubblico dal 5 al 15 marzo, non avrà luogo. Oggi il Consiglio Federale ha infatti deliberato che nessun evento con più di 1.000 persone potrà svolgersi fino al 15 marzo prossimo. La decisione arriva a tre giorni dall’apertura del Salone alla stampa.
Gli organizzatori prendono atto e accettano questa decisione: “Siamo dispiaciuti per questa situazione, ma la salute di tutti i partecipanti è la priorità nostra e dei nostri espositori. E’ un caso di forza maggiore e una perdita tremenda per i Costruttori che hanno investito in modo massiccio per la loro presenza a Ginevra. Ma siamo convinti che capiranno questa decisione“, ha detto il presidente Maurice Turrettini. “Vogliamo ringraziare tutte le persone coinvolte nell’organizzazione dell’edizione 2020 del GIMS”.
A pochi giorni dall’apertura, la costruzione degli stand era praticamente completata. Una settimana fa, durante le conferenze stampa pre-evento dell’edizione 2020, non c’era niente che suggerisse la necessità di una tale misura. La situazione è cambiata con la comparsa in Svizzera del primo caso confermato di coronavirus e il decreto del Consiglio Federale del 28 febbraio. L’evento è cancellato a causa di questa decisione. Adesso dovrà essere organizzato lo smantellamento dell’evento. Le conseguenze finanziarie per tutti quelli coinvolti nell’evento sono significative e dovranno essere stimate nelle prossime settimane. Una cosa è certa: i biglietti già acquistati per l’evento saranno rimborsati. Gli organizzatori comunicheranno le modalità il prima possibile attraverso il loro sito».
Fin qui il comunicato ufficiale che abbiamo tradotto direttamente da quello inglese pubblicato sul sito del Salone, perché quello italiano non c’è ancora sul sito (ore 14.33 ultimo controllo) ed è arrivato via mail con ritardo (ma almeno questa volta è arrivato, anche se troppo tardi per poter partecipare alla “Conferenza Stampa in streaming alle ore 12.30, quando vi sarà la possibilità di porre domande online“, dettaglio che non era riportato sul comunicato inglese. Ma la cosa importante era informarvi in tempo reale e non in differita… per gli approfondimenti ci saranno altre occasioni oltre alla conferenza in streaming).
Stupisce nel comunicato degli organizzatori quell’insistere ancora sulla “decisione presa dal Consiglio Federale“. Come a volersene lavare le mani o mettere le mani avanti, nei confronti di possibili richieste di risarcimento danni. Rimborseranno i biglietti, ed è il minimo per la gente. Ma chi ha prenotato alberghi o treni o aerei? Che si tratti di aziende, giornalisti, espositori, pubblico dubitiamo che per questo ci saranno rimborsi. Ma mai dire mai!
Intanto, tra i tanti, un pensiero ci attraversa la mente: che cosa si debba provare adesso a camminare in quei padiglioni quasi ultimati, con le macchine esposte e nascoste da pesanti teli, l’odore di legno e colla, il silenzio e i passi che risuonano. Una gran tristezza, là dove di solito c’è gente, colore, musica, parole, strette di mano e abbracci. E anche l’assegnazione del premio COTY Car Of The Year prevista per lunedì 2 marzo si ridurrà a un comunicato. La musica è finita, cala il sipario su quello che era descritto dagli organizzatori, con orgoglio giustificato, l’ultimo Salone dell’auto di livello internazionale. Sicuramente sull’edizione 2020, che partiva già col peso delle assenze di moltissime Case (guardate sotto quelle che sarebbero state presenti), ma crediamo che rialzarsi dopo questa botta sarà una vera sfida. E tra le vittime del coronavirus dobbiamo purtroppo contare anche il GIMS e il Palexpo.
Barbara Premoli