Quando la rosea Racing Point RP20 è scesa in pista a Barcellona, molte sopracciglia si sono alzate per lo stupore. Infatti, la nuova monoposto del team di papà Stroll, che il prossimo anno diventerà Aston Martin, assomiglia moltissimo alla Mercedes dominatrice del 2019. C’è chi ha persino parlato di spudorata copia sotto la luce del sole.
In realtà, è vero che le due monoposto si assomigliano moltissimo ma, come spiegato dal progettista Andrew Green, è stato deciso di ispirarsi al concetto di vettura della Mercedes 2019 (nella foto). In comune con la regina degli ultimi campionati, la Racing Point ha il motore, il cambio 2019 e alcune altre parti meccaniche. Quindi non deve stupire se hanno deciso di ispirarsi a chi ha dominato negli ultimi anni. Anzi, ci chiediamo perché nessun altro team abbia pensato di fare lo stesso. Ci viene in mente la Williams, che tanto ha faticato lo scorso anno. La realtà è che copiare non è mai facile e nemmeno è garanzia di successo.
“Quest’anno, nell’ultimo anno di regolamento, avevamo i soldi e la possibilità di rischiare qualcosa di diverso. Abbiamo gettato nel cestino i concetti della nostra vettura dello scorso anno che stavamo sviluppando senza vedere notevoli miglioramenti. Abbiamo preso a riferimento la monoposto migliore e abbiamo impostato la progettazione su di essa”, ha detto Andrew Green. Come dargli torto? Non hanno preso i disegni Mercedes e basta. Quello è vietato. Hanno seguito una linea ispiratrice… Come succede per Haas o Alpha Tauri. Questa idea di copiare la filosofia meccanica e aerodinamica di una monoposto concorrente ci ha fatto venire in mente quando un altro team, nel 1979, decise di seguire la stessa strada.
Nel 1978 a vincere il Mondiale fu la Lotus 79 a effetto suolo del geniale Colin Chapman. L’intuizione del team inglese fece invecchiare di colpo tutte le altre monoposto in griglia. Il boscaiolo Ken Tyrrell decise di ispirarsi profondamente alla Lotus 79 e per la stagione 1979 mise in pista una monoposto che era la copia quasi perfetta della nera arma di Colin. Leggenda narra che i tecnici Tyrrell ricorsero anche a dei modellini in vendita per copiarne forme e misure.
Tyrrell prese un bel rischio ispirandosi al concetto Lotus perché non era garanzia di successo. Specialmente in un’epoca in cui i materiali, e gli accoppiamenti degli stessi, sotto gli eccessivi carichi da stress creati dall’effetto suolo dovevano essere studiati a fondo. La storia ci dice che l’avventura Tyrrell comincia con la monoposto 009 a inizio anno priva di sponsor, ma che in pista funziona eccome. A fine anno sarà quinta nel Costruttori, con 4 podii e nuovi sponsor che serviranno al rilancio del team. Ispirazione, e non copiatura, è la parola chiave. Chissà se, come successo per la Tyrrell, anche per la Racing Point tale decisione porterà ai risultati sperati.
Riccardo Turcato
That’s a wrap for the morning session! 🏁
48 laps on the board for @SChecoPerez and P1 on the timesheets as we break for lunch 🤜🤛#F1Testing #F1 pic.twitter.com/xe0qccQW6n
— BWT Racing Point F1 Team (@RacingPointF1) February 20, 2020