Sempre più spesso i media lanciano appelli allarmati sul rischio di estinzione di questa o quella specie animale. Pensando al mondo dell’auto, in questo periodo di totale “delirio elettrico”, forse sarebbe ragionevole preoccuparsi anche della possibile estinzione di alcune tipologie di vetture che, stante la dilagante e sacrosanta crociata ecologica, corrono davvero il pericolo di non trovare più spazio e libera cittadinanza sulle nostre strade. E’, ad esempio, il caso delle compatte ad alte prestazioni, quelle vetture dei segmenti B e C con motori ben vitaminizzati, assetti sportivi e prestazioni eccitanti che sono state l’inebriante “palestra” di innumerevoli appassionati. Quelli, per intenderci, assai numerosi, che non dispongono delle risorse per potersi permettere una supercar da centinaia di migliaia di euro.
Abbiamo avuto la fortuna di poterne brevemente ma intensamente testare uno degli esemplari più classici e noti, l’ultima generazione della Ford Focus ST. Questa compatta con l’ovale blu sulla calandra nel nostro Paese viene importata solo in versione berlina mentre in altri mercati è disponibile anche la station wagon. Poco male, comunque, visto che la “missione” più autentica di questa vettura non ci sembra quella squisitamente utilitaria in veste SW.
Al contrario, la Focus ST non fa nulla per dissimulare la sua vocazione di sfrontata “peste”. Senza eccessi dal punto di vista estetico perché Ford non ha voluto in alcun modo sovraccaricare questa sportiva con ali e appendici aerodinamiche eccessive – i tempi delle Sierra ed Escort Cosworth sono molto lontani. La Focus ST appare invece perfettamente contemporanea nello stile, probabilmente la Focus con il miglior design di sempre, e aggressiva quel tanto da distinguerla dal resto della gamma relativamente più “borghese”.
Anche gli interni di questa versione sono convincenti, il tocco sportivo c’è ma è usato con sobrietà e, soprattutto, convince la dotazione degli ADAS e dei sistemi di infotainment di bordo. Quello che colpisce e conquista della nuova Ford Focus ST è la sua peculiarità di essere Dr Jekyll e Mr Hyde: perfetta per l’utilizzo su strada, con l’abitabilità e la cura tipiche della classica gamma Focus, ma con dettagli che denotano subito lo spirito racing, dal volante ai sedili anteriori Recaro, al pomello e battitacco in alluminio con finitura ST, ai pedali in lega, fino agli inserti delle portiere e alle imbottiture laterali della console centrale. Non dimentichiamo che nuova Focus ST nasce dal Team Ford Performance… e si vede! Anche nelle tinte: l’esclusivo Ford Performance Blue e l’Orange Fury, accanto a Frozen White, Magnetic Grey, Race Red, Ruby Red e Shadow Black.
E, come su ogni Ford che si rispetti, non poteva mancare il sistema SYNC 3, supportato dallo schermo touchscreen a colori da 8’’ con funzione pinch&swipe che consente di controllare le funzioni audio, di navigazione e climatizzazione, oltre ai dispositivi collegati, grazie a semplici comandi vocali. Il sistema offre gratuitamente la compatibilità con Apple CarPlaye Android Auto™, oltre al modem integrato FordPass Connect che trasforma così il veicolo in un dispositivo Wi-Fi hotspot con connettività disponibile fino a un massimo di 10 dispositivi.
Ma veniamo alla meccanica, il lato distintivo della ST. Sono due le motorizzazioni proposte, la più vivace è la EcoBoost 2,3 litri turbo benzina da 280 CV e 480 Nm di coppia massima, ma per chi pensa più all’economia d’esercizio è disponibile anche il 2.0 EcoBlue Turbodiesel da 190 CV e 400 Nm di coppia massima. Noi abbiamo guidato su strada e sulla tortuosa pista di Castelletto di Branduzzo la 2,3 benzina con un valido cambio manuale a 6 velocità.
Va subito detto che questa Focus ST con il motore EcoBoost risulta piacevole da condurre sin dai primi chilometri, forse addirittura da quando la si mette in moto perché questa unità benzina emette un brontolio sordo e molto promettente che risulta piuttosto eccitante. Sfruttando a pieno i cavalli in pista, poi, il sound si conferma “maschio” e soddisfacente senza mai diventare molesto. Le trazioni anteriori molto potenti come questa ST una volta mostravano grandi limiti nella guida impegnata dovuti principalmente al sottosterzo. La Focus ST non conosce questi problemi, al contrario, grazie anche al differenziale a scorrimento limitato, si dimostra assai efficace anche spingendo forte nel misto, è capace di una poderosa progressione e di scattare da una curva all’altra, sfiorando o sfruttando i cordoli, rivelandosi molto, molto, divertente.
La trasmissione manuale a 6 rapporti consente cambi di marcia più immediati, esaltando la sensazione di sportività. Inoltre, la tecnologia rev-matching, che ha debuttato sulla nuova Mustang, è stata introdotta all’interno di un Performance Pack in opzione per i modelli 2.3 EcoBoost a trasmissione manuale. Questa tecnologia, che garantisce un cambio di marcia più fluido e una scalata più rapida, è accompagnata da un indicatore luminoso, che utilizza il sistema di gestione elettronica del motore per dare un piccolo “colpo” di acceleratore quando si sceglie una marcia più bassa, facendo corrispondere la velocità di rotazione del motore con quella della marcia che deve essere inserita. Dall’autunno è arrivata anche la nuova variante a 7 marce della trasmissione automatica Ford, con la funzione Adaptive Shift Scheduling, che valuta lo stile di guida per ottimizzare i tempi di cambio marcia, rinnovata per offrire maggiore versatilità nell’uso su strada e pista. Ovviamente è possibile selezionare manualmente le marce tramite i paddle al volante. Assetto ed efficacia dei freni sono a loro volta del tutto rassicuranti e l’esperienza di guida si rivela davvero soddisfacente.
Ma un difetto o una nota dolente? Ecco, se la Focus ST è entusiasmante, forse un po’ meno lo sono i prezzi, che partono da poco meno di 38.000 euro, anche se non avrete modo di pentirvi dell’investimento. Perché, alla fine, siamo convinti che per vetture divertenti come questa Focus ST bisognerebbe ricorrere alla definizione di “specie protetta”! Last but not least, visto quanto teniamo alla sicurezza e alle regole, toglietevi dalla testa di fare mattate fuorilegge in autostrada: per scatenare i 280 CV c’è un solo posto, il circuito. E, per farlo al meglio, Ford Italia offre in omaggio a tutti gli acquirenti di una Performance Car – Mustang, Fiesta ST e ovviamente la nostra Focus ST – un corso di guida sportiva, in cui una squadra di piloti professionisti della Ford Performance Driving University forniranno tutte le conoscenze necessarie per apprezzare al massimo e in assoluta sicurezza la propria berlina sportiva tutto pepe!
Redazione MotoriNoLimits