Il blocco di tre giorni alla circolazione sulle strade di Roma di tutti i veicoli diesel è l’ennesimo, miope atto con cui un’amministrazione locale decide di danneggiare anche automobilisti e aziende che scelgono di usare veicoli Euro6, di ultima generazione con emissioni prossime allo zero. Un atto di pura ideologia, privo di sostegno scientifico, destinato ad avere un impatto ambientale ridotto, con elevati costi per la mobilità cittadina. Con questo blocco si viola nuovamente il principio della neutralità tecnologica tra le diverse alimentazioni e si penalizza una tecnologia europea e italiana, con ripercussioni anche sulla produzione industriale e sull’occupazione.
E’ questo il commento dell’ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, alla conferma del blocco alla circolazione di tutti i veicoli diesel fino a tutta la giornata di oggi, venerdì 17 gennaio. In queste settimane stiamo assistendo a una nuova escalation nella demonizzazione delle motorizzazioni diesel anche di ultima generazione che non trova riscontro e supporto in studi scientifici in materia di emissioni. Se il reale obiettivo della misura assunta dal Campidoglio è davvero di bloccare i veicoli più inquinanti, non si comprende perché siano stati fermati i veicoli a gasolio Euro6, che oggi presentano emissioni vicine allo zero, e si consenta la circolazione di veicoli a benzina Euro3-4-5, decisamente più vecchi e inquinanti.
Vale la pena ricordare qualche numero sul tema emissioni:
- ossidi azoto (NOx): un veicolo diesel Euro6 ne emette fino a un tetto di 0,08 gr/km, mentre uno Euro3 a benzina ne emette fino a 0,15 gr/km;
- emissione polveri: quasi il 60% del particolato PM deriva dal rotolamento delle ruote, che sollevano quanto già depositato al suolo e che invece il lavaggio e le piogge rimuovono. Il 35% deriva invece dal consumo di asfalto, gomme e freni;
- il particolato PM 2,5 derivante degli scarichi Euro6 è inferiore al 7% del totale;
- tutte le auto diesel in circolazione nell’UE emettono globalmente allo scarico il 2% di tutto il PM 2,5 presente nell’aria; il 16% degli NOx viene dalle auto (nel 2030 sarà il 7%)
- nel ciclo completo, le vetture diesel presentano minori emissioni di CO2 rispetto a quelle a benzina.
Dall’amministrazione capitolina ora ci aspettiamo una vocazione green anche con riferimento al parco autobus in circolazione, che a Roma ha un’età media di 12,4 anni, contro i 10,6 del parco circolante leggero.
Redazione MotoriNoLimits
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