La Dakar è sempre stata un laboratorio particolarmente impegnativo per i costruttori che desiderano innovare. E, guardando alla mobilità del futuro, il rally rappresenta un vero banco di prova per veicoli ibridi ed elettrici. Presto, quando ci saranno le apposite categorie le vedremo competere. Tre anni fa, i pionieri del team Acciona hanno aperto la strada completando la Dakar con un veicolo 100% elettrico. Sebbene abbiano raggiunto l’ultimo posto in classifica generale (60°), l’equipaggio argentino di Ariel Jatón e Tito Rolón riuscì a raggiungere Buenos Aires dopo 9.000 km di piste e sabbia. Il loro esempio è stato di grande ispirazione.
Sono due infatti i progetti che saranno presentati alla Dakar 2020 in Arabia Saudita. Il team Spark Racing Technologies era presente a Jeddah per mostrare la sua prima versione di un E-SUV chiamato Extreme-E Odyssey 21. Per quanto riguarda le due ruote, la prima moto da rally elettrica preparata dall’italiana Tacita è stata presentata a Jeddah e sarà al via della Dakar 2021 per un progetto su 3 anni. Entrambi i progetti faranno una dimostrazione prendendo parte all’ultima tappa, il Gran Premio di Qiddiya il 17 gennaio. Tacita, che ha già partecipato e finito l’edizione 2012 del Merzouga Rally, sta ora rafforzando la sua presenza sulla Dakar. Per quanto riguarda I camion, Gert Huzink prenderà il via con il nr 507 alla guida di un camion ibrido Renault truck preparato dal team Riwald, un’azienda olandese specializzata nel riciclo di materiali di scarto.
Redazione MotoriNoLimits