Dopo l’annuncio di ieri con la conferma di Nicholas Latifi titolare 2020 accanto a George Russell, è ufficiale anche l’uscita di Robert Kubica, che però alla vigilia del suo ultimo GP ad Abu Dhabi non l’ha mandata a dire, accusando la Williams di non aver sfruttato al meglio il suo contributo nel 2019. Il polacco ha ammesso che questo weekend è probabilmente l’ultimo per lui in F1. Il prossimo anno punta a un sedile nel DTM e vorrebbe combinare questo impegno con un ruolo di pilota di riserva in F1, per dare maggiore visibilità allo sponsor PKN Orlen: “Non posso dirlo ancora al 100%, ma sto cercando di arrivare a un accordo con alcune persone perché la cosa funzioni. Vogliamo vedere se riusciamo a far funzionare il tutto, quindi a volte serve più tempo di quanto non serva a me per prendere una decisione“.
A quasi 35 anni, l’opzione principale di Kubica in F1 è con la Racing Point e la Haas: “Ho detto che ci piacerebbe averlo con noi. Adesso aspetto la risposta della controparte“, ha detto Gunther Steiner. Sembra che la Haas non voglia solo il supporto della Orlen, ma anche il contributo dell’esperto Kubica. Il team partner Dallara ha un nuovo simulatore e Pietro Fittipaldi è al lavoro ad Abu Dhabi per sincronizzare la tecnologia con la reale azione in pista. “Il nostro ocmpito è testare il sistema questo weekend“, ha detto Steiner. E’ chiaro che la Haas vorrebbe che Kubica guidasse quel programma di sviluppo il prossimo anno, dato che la sua conoscenza tecnica nel paddock è nota.
Alle domande sul suo rapporto con la Williams nel 2019, Kubica ha espresso senza remore il suo pensiero: “Una delle mie maggiori delusioni quest’anno è che abbiamo usato solo il 10% delle mie impressioni su quello che pensavo potessimo cambiare“. E per quanto riguarda il suo più bel ricordo della stagione, ha detto sorridendo: “Il meglio deve ancora venire – il volo di ritorno a casa“. Secondo lui l’inesperta lineup 2020 con George Russell e Nicholas Latifi non sarà un problema per la Williams: “Spero che il team possa risolvere i problemi e riuscire a correre contro gli altri team. Meritano tempi migliori. Spero che la Williams migliori il prima possibile come team. In questa stagione, il modo in cui hanno lavorato, con la mia esperienza, non ha fatto grande differenza“. Un’occasione persa e un gran rimpianto: Robert ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo da titolare in F1 e questa è la sua vittoria. Non ha rubato niente a nessuno e non saperlo sfruttare dal punto di vista tecnico è stato un grosso errore da parte del management del team britannico. Uno dei tanti commessi negli ultimi anni.
Redazione MotoriNoLimits