La legge sui dispositivi antiabbandono sta sollevando grandi discussioni, anche per l’immediatezza dell’entrata in vigore. Ma anche per la difficile reperibilità e per i prezzi improvvisamente aumentati e anche di parecchio. Problemi non solo per chi deve acquistare ma anche per i negozianti, che non riescono a soddisfare le richieste perché i fornitori a loro volta non erano pronti e quindi non possono consegnare la merce. Ma l’importanza della legge per noi è fuori discussione. In molti dicono “Per pochi casi tutto questo casino, la gente deve spendere e i soliti ci guadagnano“. Noi restiamo fermamente convinti del fatto che anche una sola vita salvata valga questa legge. La sicurezza è sempre al primo posto e probabilmente chi si lamenta dei dispositivi antiabbandono sono gli stessi che parlano allo smartphone e non allacciano e non fanno allacciare le cinture di sicurezza… magari non mettono nemmeno i bambini sui seggiolini! D’altronde siamo ancora nel Paese in cui c’è chi viaggia senza casco o si vedono tre o quattro persone su uno scooter… Per quanto riguarda la proroga, per ora si sa che il Governo sta lavorando per posticipare al 1° marzo 2020 l’avvio delle multe per i non provvisti del dispositivo.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in una nota video pubblicata il 7 novembre sul suo profilo Facebook ha definito definisce “sacrosanta e di civiltà” la legge sull’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono. È una legge anzitutto di civiltà, voluta e approvata da tutti i partiti per evitare che accadano tragedie simili a quelle avvenute in passato. Sarà presto possibile ottenere il rimborso di 30 euro per la spesa sostenuta, quindi vanno conservate le ricevute di acquisto. “Mi indignano le accuse che bollano come ulteriore tassa sulle famiglie questa norma. Trovo vergognoso strumentalizzare la vita dei nostri figli a fini politici. Questa legge dovrebbe costituire soltanto una conquista per tutti e non un motivo di polemica. Mi preme rassicurare le mamme e le famiglie sull’urgenza di questo dispositivo e sulle multe per chi non è ancora dotato di questo strumento: il ministero che rappresento è qui per tutti i chiarimenti e c’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni”, ha detto Paola De Micheli.
Proroga che non significa “sedersi e aspettare e far finta di niente”, ma approfittare del tempo extra per procedere all’acquisto, cosa che permetterà anche ai negozianti di ricevere le forniture di seggiolini e dispositivi. Su quelli che hanno aumentato al volo i prezzi, incluse grandi catene e online, il nostro giudizio è perentorio: siete dei maledetti approfittatori e degli avvoltoi. Punto. E sarebbe anche il caso che le autorità indagassero su questi non furbi ma truffatori. Ricordate che i dispositivi sono obbligatori per bambini fino a 4 anni e, quando procedete all’acquisto, controllate che vi venga consegnata la certificazione del prodotto. Un consiglio del tutto personale: lasciate perdere Internet e rivolgetevi ai negozi veri, ne va della sicurezza dei bambini e anche dei vostri soldi. Perché se poi non si è in regola scattano multe vere, punti sulla patente e in caso malaugurato di incidente le assicurazioni non pagherebbero.
Barbara Premoli