Quinta pole della stagione e 11° della carriera per il pilota Mercedes Valtteri Bottas nelle qualifiche del GP degli USA. Al finlandese è bastato il tempo di 1m32.029s fatto nel primo run del Q3 per conquistare la testa della classifica, che né lui né Sebastian Vettel – secondo – sono riusciti ad abbassare nel secondo tentativo. Terzo crono per Max Verstappen, a 0.067s da Bottas, seguito dalla Ferrari di Charles Leclerc, a 0.108s. Per il monegasco un problema alla power unit nelle FP3 e sulla sua SF90 è stato montato un nuovo motore già impiegato nella stagione, per scongiurare penalità in griglia.
Quinto il leader del campionato Lewis Hamilton, che ha abortito il secondo run dopo aver perso tempo nel secondo settore, a 0.292s dal compagno di squadra e unico rivale nella lotta per il Titolo, anche se all’inglese – che non parte dalla pole da 8 GP – basta un 8° posto per riconfermarsi campione. Sesta la Red Bull di Alex Albon, a 0.519s da Bottas, con la McLaren di Carlos Sainz 7°, grazie a due set di soft nuove in Q3 dopo aver fatto un solo run in Q1. Ottavo il suo compagno di squadra Lando Norris. Nono il pilota Renault Daniel Ricciardo, che ha effettuato un solo giro in Q3, a 1.459s, di oltre un decimo più veloce della Toro Rosso di Pierre Gasly.
I piloti Ferrari e Mercedes partiranno domani sulle medium, così come Verstappen, mentre gli altri nella top 10 prenderanno il via sulle soft. Undicesima la Renault di Nico Hulkenberg, messo fuori dalla top 10 proprio dal compagno di squadra Ricciardo. Dodicesimo Kevin Magnussen sulla Haas, davanti alla Toro Rosso di Daniil Kvyat, cui è stato tolto il tempo che l’aveva portato in 11° posizione per aver superato i limiti della pista. Quattordicesima la Racing Point di Lance Stroll davanti alla Haas di Romain Grosjean. Fuori in Q1 le Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, in 16° e 17° posizione, seguiti dalla Williams di George Russell. A chiudere lo schieramento la Racing Point di Sergio Perez – che dovrà partire dalla pitlane per non essersi fermato al peso nelle seconde libere – e la Williams di Robert Kubica.
Delle qualifiche davvero tirate, che lasciano prevedere una gara altrettanto ricca d’azione e movimentaa, anche per via dei dossi e degli avallamenti dell’asfalto di cui tutti i piloti continuano a lamentarsi. Il Titolo? Per Hamilton dovrebbe essere una passeggiata, ma châpeau a Bottas, che nonostante tutto non molla. Merito suo o colpa del mal di schiena dell’inglese o, forse, di un calo di motivazione? Peccato che questa lotta tra Mercedes, Ferrari e Red Bull sia arrivata così tardi. La speranza è che sia il preludio di un 2020 elettrizzante, anche grazie alla crescita costante della McLaren. Ma adesso concentriamoci sulla gara, che prenderà il via alle 20.10.
Barbara Premoli