da eroe nella sua gara di casa, il nome completo del circuito di Mexico City rende omaggio a due piloti di grande talento della città che molti decennia fa stravolsero il mondo. Con due anni di differenza e figli di un papà benestante, Pedro e Ricardo Rodriguez corsero in moto fin dalla giovane età prima di passare alle quattro ruote da adolescenti. Il più giovane, Ricardo, impressionò in modo particolare gli osservatori con le sue performance, vincendo la sua primissima gara internazionale in California nel 1957, a soli 15 anni.
In men che non si dica i due fratelli correvano alla celebre 24 Ore di Le Mans, anche se Ricardo nel 1958 non potè debuttare accanto al fratello perché ritenuto troppo giovane, a soli 16 anni. Ma due anni dopo, Ricardo arrivò secondo in classifica generale con una Ferrari: marchio con cui entrambi i fratelli Rodriguez avrebbero avuto un rapporto stretto fin dall’inizio tramite il North American Racing Team (NART) dell’importatore Ferrari Luigi Chinetti, a sua volta tre volte vincitore a Le Mans. Nel 1961, i fratelli Rodriguez continuarono a stupire con la loro velocità nelle gare di sportscar – inclusi i loro compagni di squadra e boss Ferrari. Ma soprattutto Ricardo era considerato molto promettente e la Ferrari lo fece debuttare in Formula 1 al volante della stravincente 156 ‘muso di squalo’ al GP d’Italia a Monza. Incredibilmente, Ricardo si qualificò in prima fila, al secondo posto: a 19 anni è rimasto il più giovane pilota a fare quel risultato finché non arrivò Max Verstappen sulla Red Bull nel 2016. Rodriguez resta ancora oggi il pilota più giovane ad aver corso con la Ferrari in Formula 1.
Il Messico aveva perso in modo crudele i suoi precursori nelle corse, uomini che trattò come eroi nazionali e le cui vittorie furono celebrate come festival. Ricardo era stato accompagnato in Europa dal suo amico Jo Ramirez, che poi passò in McLaren al fianco di Ayrton Senna e Alain Prost. Secondo lui Ricardo avrebbe potuto diventare bravo come quei due eroi. Nel 1973, il circuito di Mexico City fu ribattezzato Autodromo Hermanos Rodriguez in loro onore. Dopo molti anni, nel 2015 la Formula 1 vi fece il suo ritorno, adesso che la nazione ha finalmente un nuovo pilota per cui tifare, Sergio Perez. Ogni anno, la folla locale accoglie in modo fantastico tutti i piloti, ma se Perez dovesse aggiungere alla sua collezione un podio nella gara di casa (finora il suo miglior risultato in Messico è il settimo posto nel 2017) i festeggiamenti potrebbero eguagliare quelli per i fratelli Rodriguez.
www.pirelli.com