Da qui al GP del Messico, la Renault sarà impegnata a dimostrare che la sua monoposto 2019 è legale. Dopo aver redatto un dossier di 12 pagine, il team Racing Point ha presentato una protesta ufficiale contro quello che definisce un “pre-set lap distance-dependent brake bias adjustment system“, progettato e usato dalla Renault. La Racing Point ritiene che il sistema regoli in automatico il bilanciamento della frenata, a seconda di dove si trovi la macchina in pista. Ma le regole dicono che deve essere il pilota a regolare il bilanciameno dei freni.
La FIA ha ritenuto la segnalazione ammissibile e ha messo sotto sequestro ECU e volanti usati da Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg a Suzuka. Adesso inizierà un’analisi dettagliata dei componenti. La Renault ha detto che prende atto della contestazione, ma ha spiegato che adesso saranno necessari ulteriori incontri con la FIA “per via della complessità del dossier di 12 pagine. La Renault intende utilizzare questo periodo di pausa prima del Messico per preparare un dossier altrettanto dettagliato per difendere in modo rigoroso la sua posizione“.
Se la Racing Point ha presentato questa denuncia, significa che ha motivi fondati per farlo. Certo, per la Renault, già in una situazione non facile, sarebbe davvero un’onta se le accuse venissero provate. Probabilmente un ulteriore passo verso l’uscita dalla F1, che molti danno per certa dopo il 2020. Saranno giorni di lavoro frenetico per Abiteboul e gli ingegneri del team. Non ci resta che attendere…
Redazione MotoriNoLimits