Secondo e settimo posto per la Ferrari nel GP del Giappone, rispettivamente con Sebastian Vettel e Charles Leclerc, molto meno di quanto lasciassero presagire le qualifiche, con la prima fila rossa. Vettel ha pagato cara un’incertezza al via, mentre Leclerc è stato penalizzato da un incidente alla prima curva con Max Verstappen. L’olandese è finito in testacoda, mentre il monegasco dopo tre giri è stato costretto a rientrare al box per sostituire l’ala anteriore danneggiata, dovendo poi rimontare dall’ultima posizione.
Il GP per entrambi i piloti si è complicato al via: il tedesco ha avuto un’esitazione allo spegnersi dei semafori e si è visto scavalcare da Valtteri Bottas. Leclerc ha fatto pattinare le ruote scattando lentamente ed è stato affiancato all’esterno da Verstappen. Bottas si è infilato in curva 1 davanti a tutti seguito da Vettel, Leclerc, Verstappen e Hamilton. Proprio in quel momento il monegasco e l’olandese della Red Bull sono venuti a contatto. Tornato in pista, Leclerc ha rimontato dal 20° al settimo posto, prima di fermarsi per il suo secondo pitstop, e poi fino al sesto prima di rientrare al box per la terza volta al giro 46, quando ha avuto la certezza che la sosta non gli sarebbe costata alcuna posizione. Dopo la fine della gara gli steward hanno riesaminato l’incidente tra Charles e Verstappen – costretto al ritiro a causa dei danni riportati nel giri 15 – decidendo di penalizzare il pilota monegasco di 15 secondi, che è così scivolato dal sesto al settimo posto finale.
Vettel è riuscito a tenere il passo di Bottas e a controllare Hamilton alle proprie spalle, ma dal 14° giro ha iniziato a perdere terreno dal leader. Dopo due tornate la squadra lo ha richiamato per la sua prima sosta montandogli un altro treno di Soft consentendogli di continuare la sua gara d’attacco. Al giro successivo a fermarsi è stato Bottas che è rimasto davanti alla Ferrari, mentre Hamilton ha atteso fino al 21° passaggio per il proprio stop restituendo a Vettel la seconda posizione. Al giro 31 la SF90 è rientrata per la seconda sosta ripartendo con le Medium in terza posizione. Cinque tornate più tardi Bottas ha effettuato il secondo stop cedendo il comando a Hamilton che invece si è fermato al giro 42 rientrando alle spalle di Vettel. L’inglese, forte delle Soft nuove, ha facilmente raggiunto Vettel, che è riuscito a difendere il secondo posto per sei giri, fino alla bandiera a scacchi, facendo ricorso a tutta la propria abilità e potendo contare sulla grande velocità della monoposto.
Sebastian Vettel: “Abbiamo avuto una mattinata fantastica. Il pomeriggio invece è stato meno buono per quanto riguarda il risultato che come squadra siamo riusciti a portarci a casa. La partenza non è stata buona né per me né per Charles e credo che se non fosse stato per il via così negativo saremmo stati entrambi in grado di stare davanti. Ma onestamente oggi i nostri rivali in gara erano più veloci e Valtteri in particolare andava fortissimo. Il mio avvio è stato pessimo: ho rilasciato la frizione in anticipo, quindi l’ho dovuta riazionare e ho perso il momento buono per scattare. Di solito le nostre partenze sono molto buone, certamente non questa volta. Dietro a Valtteri ci mancava un po’ di ritmo e abbiamo usurato le gomme più dei nostri rivali. Specialmente alla fine degli stint andavamo in difficoltà, mentre loro tenevano il passo senza problemi. Verso la fine il mio unico obiettivo è stato difendermi da Lewis: sapevo che sui rettilinei avrebbe fatto fatica a superarmi, quindi mi sono concentrato sull’uscire pulito dalle curve dopo le quali lui avrebbe potuto attaccarmi”.
Charles Leclerc: “La gara è stata difficile fin dal via: non sono scattato al meglio e mi sono ritrovato a contatto con Max (Verstappen) in curva 1. Ho danneggiato la mia ala anteriore e quell’episodio ha condizionato la gara di entrambi. Da quel momento ho provato a raccogliere il miglior piazzamento possibile: dopo la sosta ai box, nella quale mi è stata sostituita l’ala anteriore, ho provato a rimontare ed è stato anche abbastanza divertente visto che ho potuto fare molti sorpassi fino a risalire alla sesta posizione finale, ben lontano da quello che era il nostro obiettivo. Nel complesso è stato decisamente un weekend diverso dal solito. Non vedo l’ora di tornare in pista per portare a casa un risultato migliore in Messico”.
Mattia Binotto Team Principal: “Prima di tutto congratulazioni da tutti noi ai nostri amici e rivali della Mercedes per aver centrato con merito un altro Campionato Costruttori. Hanno disputato una fantastica stagione, dimostrando di aver le migliori forze in campo. Da parte nostra voglio ricordare un aspetto positivo, ovvero le prestazioni della nostra macchina che ci hanno permesso di conquistare la prima fila in qualifica questa mattina, risultato eccezionale qui a Suzuka. Per il resto, invece, c’è del rammarico perché oggi non abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato. Peccato. La partenza ha compromesso il resto della gara anche se il passo dei nostri rivali era molto competitivo e noi avevamo un degrado gomme maggiore. Abbiamo commesso degli errori e possiamo solo concentrarci su noi stessi per migliorare”.
A parte quel “abbiamo commesso degli errori“, non una parola da parte di Binotto sul perché abbiano fatto restare in pista Leclerc nonostante dovessero farlo rientrare per motivi di sicurezza, come da accordi con il race director Michael Masi. Errare è umano, ma giocare con la sicurezza e con le regole è ben altra cosa. Per la Ferrari quello di Suzuka è il podio numero 17 della stagione, l’ottavo per Vettel. Ora il Mondiale si ferma per un weekend, il tempo necessario per ricaricare le batterie e prepararsi alla doppia trasferta americana, con il GP del Messico domenica 22 ottobre e quello degli Stati Uniti il 3 novembre.
Redazione MotoriNoLimits