Quello di Suzuka è uno dei circuiti di F1 più amati, grazie alle sue curve famose – alcune a dir poco estreme – che regalano forti emozioni a piloti e tifosi. Per affrontare i carichi estremi imposti dal tracciato giapponese, Pirelli ha nominato le tre mescole più dure: White hard C1, Yellow medium C2 e Red soft C3.
CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
- Le mescole nominate quest’anno sono più dure di uno step rispetto a medium, soft e supersoft scelte lo scorso anno. Ciò dovrebbe consentire ai piloti di spingere al massimo in ogni stint, anziché ricorrere a una gestione del passo gara per impostare una strategia a una sosta.
- Suzuka enfatizza soprattutto i carichi laterali, anziché quelli longitudinali, con alcuni curvoni lunghi e veloci come 130R e Spoon. Il tracciato è un susseguirsi di curve senza brusche frenate dove è importante mantenere il giusto ritmo.
- L’asfalto presenta livelli di rugosità e abrasività tra i più elevati dell’anno: un fattore che aumenta l’usura e il degrado dei pneumatici.
- Nel 2018, Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto con una strategia a una sosta soft-medium, scelta anche dal compagno di squadra Valtteri Bottas, 2°. Max Verstappen (Red Bull) è arrivato 3° con un pit stop supersoft-soft.
- Il meteo in Giappone è molto variabile in questo periodo dell’anno, in cui ci possono essere anche tifoni. La pioggia notturna ha spesso l’effetto di “resettare” la pista, che si presenta poco gommata al mattino seguente. Nel 2018 si è notata una decisa evoluzione del tracciato nel corso di tutto il fine settimana.
- Il circuito giapponese è molto simile a quello di Sochi in termini di lunghezza e tempi sul giro, ma la natura e le caratteristiche dei due tracciati sono completamente diverse.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Da sempre, Suzuka è una delle gare più imprevedibili ed entusiasmanti dell’anno: un circuito old school che premia l’impegno e il coraggio dei piloti. Abbiamo nominato le tre mescole più dure della gamma, visti i carichi impegnativi imposti dal tracciato. Una scelta che dovrebbe consentire ai piloti di spingere al massimo, anche con una strategia a una sosta, la tattica più utilizzata lo scorso anno. Nel 2017 è stato firmato il nuovo record assoluto in qualifica, e sarà molto interessante vedere se sarà abbassato nel corso di questo fine settimana date le prestazioni in curva delle monoposto attuali. Suzuka è famosa anche per il meteo variabile, quindi potremmo vedere in pista i pneumatici da bagnato su questo circuito particolarmente esigente”.
ALTRE NOTIZIE DA PIRELLI
- Lunedì e martedì, Pirelli è impegnata a Barcellona per l’ultimo test di sviluppo dei pneumatici da asciutto in ottica 2020, con tre team in pista: Esteban Ocon su Mercedes, Sebastian Vettel su Ferrari e Alex Albon su Red Bull.
- Vittoria per Pirelli nel WRC2 al Rally del Galles, grazie al successo conquistato da Petter Solberg (campione del mondo 2003) insieme allo storico co-pilota Phil Mills su Volkswagen Polo R5. Pirelli ha trionfato anche nel Junior WRC, con il titolo conquistato da Jan Solans e Mauro Barreiro.
- L’ultimo impegno di Pirelli a Suzuka risale a fine agosto, per la 10 Ore conquistata da Audi. Mika Hakkinen, vincitore del gran premio sul circuito giapponese nel 1998 e 1999 con McLaren, ha preso parte alla gara su una McLaren GT3, chiudendo 22°.
Redazione MotoriNoLimits