A Sochi si è molto discusso di livree dei caschi e della regola FIA che proibisce ai piloti di cambiarle. Il caso è stato sollevato da Daniil Kvyat, cui è stato proibito di usare un casco speciale per il suo GP di casa, visto che gliene aveva già permesso uno “one-off” a Monza. Ma c’è chi, come Sebastian Vettel, riesce ad aggirare le regole apportando solo lievi modifiche di dettaglio. Max Verstappen ha usato uno speciale casco giallo in Austria e poi uno arancione a Spa.
Alla domanda sul perché la FIA abbia scelto di proibire solo a Kvyat di usare una seconda livrea, il race director Michael Masi ha risposto: “Scegliere è il termine sbagliato. Ci è stato chiesto se il nuovo casco fosse sostanzialmente simile alla versione principale, sulla base del regolamento, e la nostra risposta è stata no“. Masi ha aggiunto che non sa se ilregolamento adesso sarà rivisto e ha ammesso che non tutti i team e i piloti consultano la FIA prima di cambiare livree. Quando gli è stato fatto notare il fatto che Verstappen quest’anno abbia usato tre diverse livree, Masi ha aggiunto: “A essere sinceri, dovrò esaminare la cosa prima di commentare“. Come a dire, che probabilmente i nuovi caschi non sono stati sottoposti alla FIA per avere autorizzazione a usarli e nessuno se ne è accorto… sono dettagli, certo, nulla di grave. Ma proprio per questo, in una F1 tanto rigida e blindata nelle regole, lasciamoli liberi di sfogarsi almeno coi colori, tanto infilati come sono nelle monoposto e ingabbiati nell’Halo, il casco non si nota neppure…
Barbara Premoli
A slick design for a special race 🇮🇹 🤙
Who’s a fan of @kvyatofficial’s #ItalianGP lid? pic.twitter.com/y6IQ1G9XP4
— Toro Rosso (@ToroRosso) September 6, 2019