Domenica si corre il sesto GP di Russia. La gara, la sedicesima della stagione 2019, si disputa al Sochi Autodrom, la pista di 5.848 metri ricavata lungo le strade attorno alle quali sorgono gli impianti e gli edifici del villaggio olimpico dei Giochi che si sono svolti nel 2014 nella città sulle rive del Mar Nero. E’ una delle poche piste sulla quale la Scuderia Ferrari non ha mai vinto ed è invece una riserva di caccia Mercedes, che si è sempre imposta in Russia.
Poca la tradizione motoristica nel grande Paese dell’Europa dell’est: nella storia si ricordano due gare che andarono in scena a San Pietroburgo nel 1913 e nel 1914. Per la cronaca a vincerle furono il russo Georgy Suvorin e il tedesco Willy Scholl, entrambi su Benz. Di una gara in Russia si prese a parlare all’inizio degli anni 80, in forza della popolarità acquisita da Mosca grazie alle Olimpiadi estive del 1980: un Gran Premio dell’Unione Sovietica venne addirittura inserito nel calendario provvisorio della stagione 1983, ma l’operazione non andò in porto a causa di insormontabili difficoltà burocratiche. La corsa tornò d’attualità a inizio 2000 e di nuovo una decina di anni dopo, quando, nel 2012, venne ultimato il Moscow Raceway, primo circuito permanente di Russia omologato per la Formula 1, dove però non si è mai corso.
La ribalta mediatica acquisita da Sochi grazie ai Giochi Olimpici del 2014 ha fatto sì che la città diventasse lo scenario perfetto per ospitare finalmente il primo GP di Russia di Formula 1. La pista incomincia nella zona della stazione ferroviaria e il circuito si sonda poi in modo molto affascinante attraverso la Medals Plaza, dove tuttora svetta la fiaccola olimpica e avvenivano le premiazioni a cinque cerchi. La parte finale è piuttosto lenta, con diverse curve a gomito che richiedono un carico aerodinamico discretamente alto. L’edizione inaugurale fu piuttosto anonima per la Scuderia, con Fernando Alonso sesto e Kimi Raikkonen nono, ma già l’anno seguente Sebastian Vettel arrivò secondo. Nel 2016 Kimi chiuse terzo, mentre l’anno seguente arrivò il miglior risultato complessivo per la squadra, con Sebastian secondo davanti a Kimi. Lo scorso anno gli stessi due piloti si sono piazzati al terzo e al quarto posto.
Sebastian Vettel: “È ormai qualche anno che veniamo a gareggiare in Russia e il Sochi Autodrom è un’altra di quelle piste sulle quali siamo stati vicini alla vittoria senza mai tuttavia raggiungerla. Abbiamo dei bei ricordi, come la prima fila tutta occupata dalla Scuderia Ferrari due anni fa, ma ci manca ancora quell’ultimo passo per essere completamente soddisfatti. Il circuito mi piace, è a suo modo unico perché passa vicino agli impianti e alla Medal Plaza dei Giochi Olimici invernali e questo mi fa un certo effetto. Ci sono diverse curve simili tra loro, tutte molto tecniche che non sono facili da affrontare in termini di ingresso, frenata e capacità di far ruotare la vettura in maniera efficace e senza sacrificare le gomme. Dal punto di vista della guida si tratta secondo me di una delle piste più tecniche del calendario e proprio per questo è particolarmente appagante riuscire a mettere insieme il giro perfetto, specie in qualifica”.
Charles Leclerc: “Arriviamo in Russia dopo tre weekend positivi per la squadra che dimostrano, specie dopo Singapore, che la vettura ha fatto dei progressi anche su piste che richiedono una configurazione ad alto carico aerodinamico. La pista di Sochi è decisamente impegnativa dal momento che propone un mix di lunghi rettilinei e un gran numero di curve, specie nell’ultimo settore. Non vedo l’ora di salire in macchina per capire se la vettura sarà performante anche qui come lo è stata nelle ultime settimane. L’atmosfera a Sochi è speciale, perché gareggiamo tra gli impianti delle Olimpiadi. Il fatto di correre in luoghi così importanti per lo sport e tanti atleti di tutto il mondo rende questo circuito molto speciale”.
Mattia Binotto Team Principal: “Dopo le vittorie in queste ultime tre gare siamo desiderosi di andare in Russia, su una pista che è ancora una volta diversa, per capire e verificare come si comporteranno i nostri ultimi sviluppi. Sochi ha tra le sue caratteristiche i lunghi rettilinei e un asfalto molto liscio, sul quale ancora una volta saper sfruttare al meglio le gomme non è scontato e che richiede set up e configurazioni aerodinamiche molto diversi da quelli di Singapore. A Sochi sono anche previste condizioni meteo variabili, quindi sarà importante essere pronti a ogni evenienza. A maggior ragione avere un buon bilanciamento della vettura potrà risultare determinante”.
La giornata di prove libere del venerdì vedrà le vetture scendere in pista alle 11 e alle 15 locali (10 e 14 CET), mentre le terze libere andranno in scena sabato alle 12 (11 CET). Le qualifiche saranno alle 15 (14 CET); la gara domenica alle 14.10 (13.10 CET).
Redazione MotoriNoLimits