Un dominio rosso quello di Singapore dove, grazie alla vittoria di Sebastian Vettel e al secondo posto di Charles Leclerc, la Scuderia Ferrari ha conquistato la doppietta numero 84 in Formula 1. Perfetta la strategia messa in atto dal muretto, che ha deciso di fermare Vettel per proteggerlo da un potenziale undercut da parte di Max Verstappen. Il tedesco è tornato in pista in una finestra di pista libera che gli ha permesso di spingere da subito senza perdere tempo nel traffico. Quando al giro successivo Leclerc ha effettuato il proprio pitstop è uscito alle spalle del compagno di squadra, che ha mantenuto la testa della gara fino al traguardo.
Per Sebastian Vettel è la vittoria numero 53 in carriera, la 14° con la Ferrari e la prima dal GP del Belgio 2018. Con questo successo, il quinto record a Singapore, il tedesco si porta a una sola lunghezza da Niki Lauda, il secondo pilota ad aver conquistato più vittorie per Maranello dopo Michael Schumacher. Ma un risultato che vale più dei punti, frutto di tanto lavoro: mai come oggi, ascoltando l’inno, la frase “l’Italia s’è desta” ha avuto un senso particolare. La terza vittoria consecutiva, su un circuito che per tutti non era favorevole alle caratteristiche della SF90, è un colpo di spugna sul periodo di crisi di Vettel e sulle tante delusioni. Adesso resta solo il rammarico per la competitività arrivata a stagione già decisa, ma da qui si riparte, con la consapevolezza che #essereFerrari è più di un hashtag, come ben sanno gli uomini e le donne del Cavallino e i tifosi, che non hanno mai smesso di crederci.
Sebastian Vettel: “Sono contento: dopo la giornata di ieri, in cui non ero riuscito a sfruttare in pieno il potenziale della vettura, oggi è andato tutto per il meglio. Le ultime settimane sono state tutt’altro che semplici per me, ma alla fine sapevo che sarei stato in grado di invertire la tendenza. Non ho mai smesso di credere in me stesso e oggi, con il grande aiuto del team qui e a Maranello, abbiamo raccolto il risultato al quale dobbiamo sempre puntare. La mia è stata una gara di attesa fino a quando in radio ho sentito che dal muretto mi chiamavano per rientrare al box a cambiare le gomme. Non mi aspettavo di restare in pista così a lungo, ma la scelta si è rivelata decisiva perché mi ha permesso di tornare in pista con strada libera e sono stato in grado di fare il mio ritmo recuperando su tutti gli altri piloti, al punto che ero in testa con quasi 5 secondi di vantaggio al momento in cui è entrata la Safety Car. Da quel punto in poi è stata un’interruzione continua, con altre due ripartenze nelle quali sono comunque sempre riuscito a rimanere concentrato evitando sbavature. È troppo presto per dire se questa vittoria significhi che saremo competitivi su tutte le piste d’ora in poi: qui chi è in testa detta il passo, quasi come a Monaco, e con gomme usate Hamilton sembrava più forte di noi, segno che in configurazione gara c’è ancora da fare per quel che ci riguarda. Di sicuro gli upgrade che sono stati portati hanno funzionato e ci hanno resi competitivi: significa che stiamo andando nella direzione giusta”.
Charles Leclerc: “Dal punto di vista della squadra questo è stato senza dubbio un grande fine settimana. Non è un segreto che siamo arrivati a Singapore senza eccessive aspettative, e lasciare Marina Bay con una doppietta è senz’altro una piacevole sorpresa ma anche la conferma di come il duro lavoro paghi sempre. Personalmente sono un po’ deluso per il fatto di aver concluso in seconda posizione, ma sono certo che il team ha fatto di tutto per massimizzare il risultato di squadra, obiettivo che è stato indubbiamente raggiunto. Sappiamo che nella SF90 c’è ancora tanto potenziale e continueremo a impegnarci per continuare a crescere e conquistare i migliori risultati possibili nelle ultime sei gare. Da domani ci concentriamo sul GP di Russia”.
Mattia Binotto Team Principal: “La doppietta di oggi è molto importante per noi perché l’abbiamo ottenuta in uno scenario diverso e su un tipo di circuito molto differente da Spa e Monza. Il team ha gestito molto bene la situazione, la strategia, i pitstop. L’aggiornamento aerodinamico che abbiamo portato qui ha funzionato bene il che, sommato alla confidenza che i nostri piloti hanno su questa pista e alle gomme, che abbiamo fatto funzionare correttamente, ci ha permesso di ottenere più di quanto ci attendevamo. Complimenti a Seb, si è meritato di vincere! Al pitstop abbiamo dovuto farlo rientrare prima per proteggere la sua posizione perché Max Verstappen stava per fermarsi, e quella per lui era la migliore possibilità di superare Hamilton. Inoltre, sapevamo che nel giro successivo avremmo fermato Charles, quindi era importante non far fermare entrambi i piloti nello stesso giro. L’undercut è stato molto potente, Seb ha guidato veloce e molto bene su pneumatici nuovi e ha guadagnato la sua posizione su Charles. Si tratta di una dinamica che fa parte delle corse. Da parte sua, dopo le spettacolari qualifiche di ieri, Charles ha disputato una gara solida e consistente. La macchina va bene, migliora costantemente e il team lavora e reagisce bene. Non c’è dubbio che siamo tutti molto contenti.”
Redazione MotoriNoLimits