Singapore è entrata in Formula 1 con una di quelle gare di cui si è parlato per anni. Domenica 28 settembre 2008: la notte della Montecarlo d’Oriente si illumina a giorno (merito di un impianto avveniristico e di passaporto italiano) e si accende di rosso. Dalla pole position parte la Ferrari di Felipe Massa, al suo fianco la McLaren di Lewis Hamilton, suo contendente per il titolo iridato.
Ma fu una gara memorabile anche per una serie di fatti clamorosi che fecero prendere alla gara un’altra direzione. Dal muretto box del team Renault partì l’ordine a uno dei due piloti, Nelsinho Piquet, di andare deliberatamente a muro per causare una neutralizzazione di gara. Fu una mossa calcolata perché chi si avvantaggiò maggiormente dell’incidente fu Fernando Alonso che aveva appena fatto il pit-stop e potè quindi scattare in fuga verso la vittoria. Il team la pagherà cara. Una volta accertata la truffa, il team sarà pesantemente sanzionato. Il suo titolare Flavio Briatore e il responsabile tecnico Pat Symonds esclusi dal Circus.
Ma chi paga più di tutti e la Ferrari, e non per colpa dello scandalo targato Renault. Massa va infatti al comando del Gran Premio, ma un pit-stop sciagurato lo toglie di mezzo. Le immagini della Rossa che riparte con ancora il tubo del rifornimento inserito nel bocchettone, che si agita come un serpente schizzando di carburante tutta la pit-lane, resterà negli annali. E quella vittoria mancata peserà drammaticamente sul bilancio iridato di Felipe, a fine stagione battuto da Hamilton per un solo punto.
Il Cavallino vince ancora a Singapore nel 2010 con Alonso che si giocherà il mondiale fino all’errore tattico che vanificherà tutto all’ultima gara, ad Abu Dhabi. Nuovo successo nel 2015, con Vettel davanti a tutti. E grandi aspettative nel 2017, con la pole position del solito Vettel vanificata da un incidente al via che ferma entrambe le Rosse, con Sebastian e Raikkonen presi in contropiede da una partenza eccezionale di Verstappen, anche lui poi convolto con la sua Red Bull nell’ammucchiata alla prima curva.
E siamo a oggi. Pirelli è pronta. Sarà in pista con la combinazione più tenera di mescole: C3 White hard, C4 Yellow media e C5 Red soft. Un tris che nel budello scivoloso di Marina Bay, con curve a 90 gradi a getto continuo e un solo allungo importante in zona box, ha sempre fornito grandi prestazioni. La notte di Marina Bay sarà elettrificata dall’attesa per la Ferrari, che in Oriente catalizza il massimo della passione. E il Cavallino ci arriva sull’onda lunga di due vittorie di fila: Belgio e Monza, con il nuovo astro Charles Leclerc. Una terza vittoria nell’arco di quattro settimane non ribalterebbe il senso di un Mondiale già in tasca alla Marcedes e a Lewis Hamilton. Ma le Rosse non vedono tre vittorie di fila dal 2008, appunto l’anno del quasi titolo di Massa. E la prospettiva basta a illuminare di rosso la notte di Singapore. E la pole position e il terzo posto di ieri nelle qualifiche di sono un ottimo auspicio per tutti i tifosi!
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