Domenica si corre la 12° edizione del GP di Singapore, 15° dei 21 round stagionali. La gara si è sempre disputata sul tracciato di Marina Bay ed è celebre per il fatto che si svolge in notturna. Scatta infatti alle ore 20.10 locali (14.10 CET), con la pista illuminata a giorno da potenti riflettori. La Scuderia Ferrari qui vanta due vittorie, oltre a quattro podi e ad altrettante pole position.
Il primo GP di Singapore risale però al 1961: era una corsa di Formula Libera denominata Orient Year Grand Prix che si tenne sul circuito ricavato sulle strade aperte al traffico intorno a Thomson Road. Questo tracciato prima dell’indipendenza, ottenuta da Singapore nel 1965, fu anche teatro di alcuni Gran Premi di Malesia e ospitò gare fino al 1973, quando la sua eccessiva pericolosità, ben rappresentata dalla curva secca a destra denominata Devil’s bend (la curva del diavolo), fece sparire la città stato asiatica dal mondo del motorsport. Nel 2008, poi, il grande ritorno con l’esordio nel Mondiale di Formula 1 lungo i 5.063 metri del Marina Bay Street Circuit.
La prima vittoria a Singapore per la Scuderia Ferrari è arrivata nel 2010, quando Fernando Alonso fu dominatore del GP imponendosi dalla pole position completando un memorabile grand chelem quando fece segnare il giro più veloce. Per tutta la gara il pilota spagnolo fu braccato da Sebastian Vettel, con la Red Bull, che non riuscì tuttavia mai a superarlo, arrivando sul traguardo a meno di tre decimi di distacco. La seconda affermazione è stata portata in dote proprio dal campione tedesco nel 2015, alla sua prima stagione con la Scuderia Ferrari. Seb, proprio come Alonso cinque anni prima, scattò dalla pole position e comandò la corsa dal primo all’ultimo giro tenendo a bada una Red Bull, questa volta guidata da Daniel Ricciardo, che centrando il giro più veloce negò la soddisfazione del grand chelem al tedesco. Poco male, per Seb e il team era comunque la terza vittoria dell’anno.
A Singapore sono legati anche due momenti amari per la squadra di Maranello. Nell’edizione 2008 Felipe Massa era in testa dopo essere scattato dalla pole, ma al rifornimento ripartì prima che i meccanici avessero terminato il lavoro sulla sua F2008. Il brasiliano lasciò la piazzola portandosi dietro il tubo del rifornimento carburante. I meccanici furono costretti a percorrere tutta la pitlane per rimettere Felipe in condizione di ripartire e così arrivò solo un 13° posto in una gara che venne vinta da Alonso con la Renault. Nel 2017 le due Ferrari di Sebastian e Kimi Raikkonen vennero invece a contatto al via e furono entrambe costrette a un prematuro ritiro.
I giri da percorrere sono 61, pari a quasi 309 chilometri, e la corsa spesso sfiora la durata massima delle due ore anche per il fatto che la Safety Car è spesso chiamata in causa per colpa delle scarse vie di fuga che caratterizzano questo splendido circuito cittadino.
Charles Leclerc: “Quella di Singapore è probabilmente la gara più difficile in assoluto per noi piloti, se non altro per il caldo e il livello di umidità. Dal mio punto di vista però è sempre un bel luogo nel quale andare a gareggiare, inoltre mi piace che la corsa avvenga in notturna, quando, tra l’altro, sembra di andare molto più veloce che di giorno. A suo modo è un fine settimana unico e non vedo l’ora di trovarmi lì. Dopo due weekend decisamente positivi in Belgio e Italia, il circuito di Singapore non sembra essere il più adatto alle caratteristiche della nostra vettura perché il tracciato è piuttosto diverso da quelli sui quali abbiamo recentemente vinto: ci sono meno rettilinei e più curve lente e questo potrebbe complicarci la vita. Detto questo siamo più motivati che mai a ottenere il miglior risultato possibile”.
Sebastian Vettel: “Dopo Spa-Francorchamps e Monza ci spostiamo su un circuito completamente differente ma che amo molto: Singapore. Si tratta di un circuito cittadino con asfalto sconnesso che non concede margine di errore. Oltre a questo è una delle poche corse in notturna della stagione.
È un weekend un po’ particolare, perché di solito noi piloti, come peraltro la maggior parte della squadra, continuiamo a vivere con il fuso orario europeo, quindi con sei ore di differenza, per cui può capitare di lasciare il circuito a notte fonda, quando per i locali è quasi l’ora di risvegliarsi. Il layout della pista richiede il massimo carico aerodinamico e a disposizione avremo le tre mescole di gomma più morbide. Fare un pronostico di questa gara è praticamente impossibile a causa delle tante variabili per cui siamo pronti a giocarci le nostre carte. Si tratta di due settimane non facili, specialmente per il team, perché immediatamente dopo questa gara ci sarà il GP di Russia”.
Mattia Binotto Team Principal: “Arriviamo da due vittorie consecutive che hanno fatto bene a tutto il team e ai nostri tifosi. Tuttavia questi successi sono già il passato e da giorni la mente di ciascuno di noi è concentrata su Singapore. Il tracciato è completamente diverso da quello delle due gare precedenti e presenta caratteristiche non proprio confacenti alla nostra vettura. Porteremo alcune componenti nuove per continuare nell’intento di recuperare il gap dai nostri avversari su circuiti che presentano curve lente, e inoltre ritroveremo le mescole più morbide di Pirelli, le Hypersoft, che abbiamo avuto a disposizione per l’ultima volta nel GP del Canada. Per sua natura il circuito di Singapore, che sia Sebastian che Charles amano, si presta a risultati imprevedibili come ogni volta che si gareggia sfiorando i muretti, per cui ci aspettiamo un fine settimana di azione in pista complesso ma anche divertente”.
Redazione MotoriNoLimits