Bernie Ecclestone invita i nuovi boss della F1 a resistere alla tentazione di fare cambiamenti radicali. “Le ultime gare sono state come dovrebbe essere la F1. Se resta così, non vedo perché non possa essere popolare come era prima“. Liberty Media è subentrata all’88enne Ecclestone nel 2017 e adesso pensa di introdurre grossi cambiamenti nel 2021. Ma Ecclestone ha detto ad Auto Motor und Sport: “Non ne vedo motivo. Se proprio devono, allora dovrebbero tornare ai motori aspirati. Ma per questo manca il coraggio“. Al momento Liberty pensa di introdurre un budgest cap e ridurre ulteriormente i costi limitando le libertà tecniche dei team. “Non serve un budget cap“, dice Ecclestone. “Se i regolamenti tecnici sono scritti bene, non serve. E la libertà tecnica è il DNA della F1. Se la perdiamo, perdiamo la F1. Se non puoi permetterti la F1, dovresti startene a casa“.
L’inglese è anche contrario al continuo ampliamento del calendario: nel 2019 ci sono 21 gare, 22 nel 2020 e potrebbero essercene 24 o 25 nel 2021: “Decisamente troppe, 16 sono sufficienti. Più gare ci sono, più il prodotto si svaluta. Con 16 GP gli organizzatori dovrebbero pagare di più, ma lo farebbero, perché il loro evento sarebbe più esclusivo“. Ecclestone è invece favorevole alla riduzione delle penalità ai piloti per contatti in gara: “Lasciamoli correre! Se li fermano, non sono più piloti. Penso che i commissari ultimamenti si siano rilassati un po’, ma potrebbero rilassarsi ancora di più“. In pratica, Mr E la pensa esattamente come la maggior parte degli appassionati e degli addetti ai lavori che tengono alla F1. Il dubbio che Liberty Media voglia farne un altro sport è lecito.
Redazione MotoriNoLimits