Il sabato del GP del Belgio si chiude con la prima fila Ferrari, con la pole di Charles Leclerc che ha preceduto di 7 decimi Sebastian Vettel. Terzo Lewis Hamilton. Il monegasco è riuscito così in un’impresa che alla Scuderia mancava da 12 anni, visto che l’ultimo pilota in rosso a fare la pole a Spa fu Kimi Raikkonen nel 2007, l’anno dell’ultimo Titolo. Per Leclerc è la terza pole in carriera e per la Ferrari la seconda prima fila della stagione, dopo quella in Bahrain.
Vettel si è lamentato del traffico, che ha causato problemi a tutti nonostante la lunghezza del giro. I piloti avrebbero voluto sfruttare la scia, ma in pratica si è creato un trenino nell’ultima chicane. La Mercedes, che aveva conquistato le ultime sei pole a Spa, non sembra particolarmente in palla questo weekend e non ha facilitato le cose il dover riparare a tempo record la monoposto di Hamilton, finito contro le barriere nelle terze libere. L’inglese ha comunque ripagato il team con il terzo posto, davanti a Bottas e a Max Verstappen. Solo 14° il nuovo compagno di squadra dell’olandese Alexander Albon, che sarebbe comunque dovuto partire da fondo griglia per penalità legate a interventi sulla power unit. Sesta e settima le Renault di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg con Kimi Raikkonen ottavo. A chiudere la top 10 la Racing Point di Sergio Perez (che ieri ha annunciato il rinnovo triennale del contratto) e la Haas di Kevin Magnussen.
La facciamo una scommessa sulle Ferrari? Perché ormai è un copione che in Belgio arrivi un grande weekend e una vittoria – non dimentichiamo che proprio qui nel 2018 arrivò l’ultimo successo, firmato Sebastian Vettel. Tutto nella norma. Perché un buon risultato delle rosse potrebbe portare a vendere qualche biglietto in più per Monza la prossima settimana. Ma ce ne vogliono di biglietti per risanare le finanze dell’Autodromo e soprattutto pagare i debiti… Anche perché gli appassionati non sono fessi o polli da spennare: il tifo è una gran cosa, ma i biglietti costano e la Ferrari è lontana anni luce dalla Mercedes e dal Titolo. Se ne parla nel 2020, ammesso e non concesso che il contratto con Liberty Media venga rinnovato. Perché il GP d’Italia nella bozza di calendario c’è, ma con due splendidi asterischi…
Barbara Premoli