Nella stagione del debutto in F1, George Russell ha impressionato parecchi addetti ai lavori, tra cui l’ex-direttore tecnico Williams Pat Symonds,
adesso Chief Technical Officer della F1 Motorsports Division. Anche se quest’anno la Williams non può neppure permettersi di sognare di realizzare una monoposto vincente – al momento è ultima con un solo punto – Russell ha comunque dimostrato di essere competitivo al volante della FW42. Il 21enne britannico, che ha vinto il campionato di Formula 2 2018, non ha il compito più facile in F1 come rookie, ritrovandosi con una vettura da fondo griglia, in un team che ha saltato persino l’inizio dei test pre-stagione. E, ciliegina sulla torta, Paddy Lowe, che aveva supervisionato il design della FW42, se ne è andato a inizio anno.
Ma il talento di Russell ha trovato modo di farsi notare, qualificandosi davanti a entrambe le Racing Points e a una Renault in Ungheria, dove ha dichiarato che il team aveva voltato pagina. E secondo il vice-Team Principal Claire Williams è “materiale da Titolo“. Symonds – che ha lavorato con talenti come Michael Schumacher e Fernando Alonso – è pienamente d’accordo: “Sono rimasto colpito quando ho visto George Russell in Formula 2. Ha corso bene in molte diverse circostanze, al comando, controllando la gara, rimontando nel traffico, sul bagnato, l’asciutto, quando le cose sono andate male ha saputo reagire. Ho la sensazione che sia un ragazzo da tenere d’occhio e con le carte in regola per diventare un giorno un campione in F1”.
E chissà che, con i recenti aggiornamenti introdotti in Germania e Ungheria dalla Williams, Russell non abbia modo di esprimersi al meglio nella seconda parte della stagione. Se lo meriterebbe lui e sicuramente anche il team.
Redazione MotoriNoLimits