Sei settimane dopo aver ospitato la F1, il Red Bull Ring è teatro dell’11° appuntamento stagionale della MotoGP, il GP d’Austria. Le moto scendono in pista dal 9 all’11 agosto, soli 7 giorni dopo il GP Repubblica Ceca. Situato vicino all’aeroporto militare di Zeltweg, è stato rinnovato di recente per volere di Dietrich Mateschitz. Sulla nuova configurazione della pista le MotoGP hanno esordito nel 2016 e sono andate subito velocissime, girando in qualifica ad oltre 186 km/h di media sul giro. Merito delle poche curve, solo 10, e dei numerosi rettilinei concentrati nelle vicinanze del traguardo. Non tutte le curve richiedono l’uso dei freni, ma curiosamente non ce n’è nemmeno una in cui le MotoGP frenino e le monoposto di Formula 1 non lo facciano: naturalmente l’intensità è differente perché la velocità di percorrenza delle curve fra auto e moto non ha paragoni. A complicare la scelta di tempo dei piloti nelle staccate contribuiscono le frequenti ondulazioni della pista: dal punto più alto al più basso c’è infatti un dislivello di 65 metri e la discesa più ripida ha un’inclinazione del 9,3%. Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100% dei piloti della MotoGP 2019, il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto anche dalle piste di Barcellona, Motegi e Sepang.
L’impegno dei freni durante il GP
Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte per un totale di 28 secondi. Come dicevamo, anche le Formula 1 frenano 7 volte ogni giro ma per un totale di appena 9,8 secondi. Nei 28 giri di gara a Spielberg ogni MotoGP usa i freni per circa 800 secondi, cioè poco più di 13 minuti. Il mese scorso, invece, il vincitore del GP Formula 1 ha completato i 71 giri del GP Austria usando le pinze Brembo per solo 10 minuti e mezzo. La decelerazione media sul giro della MotoGP è 1,23 g e costituisce il secondo valore più alto del campionato: un valore altissimo se consideriamo che l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio frena da 200 km/h a 0 km/h con 1,15 g di decelerazione. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 9 quintali.
Le frenate più impegnative
Delle 7 frenate del Red Bull Ring le prime 3 in successione sono altamente impegnative per i freni, così come la penultima, mentre le restanti 3 sono di modesta difficoltà. La più dura in assoluto è quella alla curva Castrol Edge (curva 1) perché si trova nel punto più veloce del tracciato, anche se leggermente in salita: le MotoGP arrivano a 312 km/h e frenano per 4,4s per scendere a 99 km/h.
I piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g ed esercitano un carico sulla leva di 5,9 kg. In questo punto le monoposto di Formula 1 arrivano a una velocità di poco superiore (331 km/h), hanno il vantaggio di poter entrare in curva a 158 km/h e soprattutto possono spingere al massimo sui freni senza rischio di ribaltarsi: per la frenata bastano 1,57 secondi e 99 metri, meno della metà dello spazio (229 metri) di cui hanno bisogno le MotoGP. Persino maggiori sono lo spazio e il tempo di frenata delle MotoGP alla curva Rauch (curva 4), complice la strada in discesa: 274 metri e 5,7 secondi indispensabili per passare da 292 km/h a 85 km/h. La decelerazione è qui di 1,4 g mentre per i piloti di F1 tocca i 5,2 g. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T delle MotoGP arriva a 11,9 bar mentre alla curva Castrol Edge raggiunge gli 12,6 bar. La curva Remus (curva 3) è invece la più lenta del tracciato con i suoi 64 km/h di velocità di ingresso. I piloti si attaccano ai freni per 5,5 secondi esercitando un carico di 5,1 kg sulla leva. La differenza rispetto alle quattro ruote è meno pronunciata perché i freni delle F.1 sono usati per 2,59 secondi e la velocità a fine frenata è di 84 km/h.
Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto 11 edizioni del GP Austria: i primi 4 successi li ha ottenuti la Yamaha (3 con Eddie Lawson), seguiti da altrettante vittorie della Honda (3 di Michael Doohan). Negli ultimi 3 anni, invece, ha trionfato la Ducati con Andrea Iannone, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Valentino Rossi e Marc Marquez invece non hanno mai vinto in Austria.
Redazione MotoriNoLimits
11 Austria_mgp_it