Marc Marquez trionfa a Brno nel GP della Repubblica Ceca e raggiunge un altro traguardo: a 26 anni è il quarto pilota nella storia a vincere 50 gare
nella classe regina. Dopo aver firmato la pole numero 58, eguagliando quelle di Mick Doohan, lo spagnolo ha vinto una gara in solitaria, inseguito per tutto il tempo da Andrea Dovizioso e da Jack Miller, che torna sul podio dopo il Texas.
L’inizio della gara è stato posticipato perché dopo la premiazione della Moto2 è piovuto per alcuni minuti rendendo le condizioni della pista miste e di conseguenza poco sicure. Il primo settore e le ultime curve erano bagnate mentre il resto del circuito era asciutto. La Direzione Gara ha così deciso di posticipare la partenza in modo che tutta la pista diventasse omogenea e di ridurre di tre giri la corsa accorciandola a 20 complessivi. Marquez è andato subito al comando, ma un contatto tra Johann Zarco e Franco Morbidelli ha visto i due piloti finire a terra causando la caduta di Joan Mir al primo giro. Il francese è poi riuscito a tornare in pista chiudendo la gara in 14° posizione.
Nella prima parte della corsa, Valentino Rossi, scattato dalla settima casella, ha recuperato due posizioni e dopo quattro giri era quinto alle spalle di Jack Miller ma poi Cal Crutchlow l’ha superato prendendosi la quinta piazza; le posizioni dell’inglese e del dDottore sono rimaste invariate fino alla bandiera a scacchi. Dopo dieci giri, Fabio Quartararo era settimo seguito da Pol Espargaro e da Danilo Petrucci, poi ottavo al traguardo davanti a Takaaki Nakagami.
Il GP della Repubblica Ceca ha visto un Maverick Viñales lontano dalle posizioni di testa. Dopo essersi qualificato nono, durante la corsa lo spagnolo è passato 11° e 10° alla bandiera a scacchi. Pecco Bagnaia lascia invece Brno col sorriso visto che ha registrato il suo secondo miglior risultato in gara da quando corre in MotoGP, 12° al traguardo, nella quarta gara a punti. Vincendo la sesta gara dell’anno, Marquez vola a 210 punti consolidando la leadership in campionato, con Dovizioso a 63 lunghezze e Petrucci terzo a quota 129.
Redazione MotoriNoLimits