Oggi più che mai la frase “le libere non contano” è vera. Nel weekend dei 125 anni, la Mercedes conquista la pole con Lewis Hamilton, mentre la Ferrari,
che sembrava destinata a monopolizzare la prima fila, ha visto il KO di entrambe le macchine per problemi di affidabilità.
Non si è vista la pioggia in qualifica, ma le temperature sono scese di 10°C rispetto a ieri, la lotta sarebbe stata interessante, ma Vettel è uscito subito nel Q1 senza fare neppure un tempo, per un problema all’intercooler nel giro d’uscita. Per Leclerc sembrava andare tutto bene, ha passato il Q1 e ha fatto il secondo tempo nel Q2, poi la lunga sosta al box e il verdetto: problemi al controllo pompa della benzina. Out e niente Q3.
Hamilton ha ammesso la sorpresa di una pole inattesa, la quarta della stagione, l’87° in carriera e la terza in Germania. Che è anche l’8° in 11 gare per la Mercedes, nel GP numero 200. Secondo tempo per la Red Bull di Max Verstappen, che ha superato i problemi nel Q3 facendo temere un altro colpo di scena. con Valtteri Bottas terzo. Quarto Pierre Gasly, cui è stato cancellato l’ultimo tempo per aver superato i limiti della pista, Kimi Raikkonen quinto con l’Alfa Romeo Racing e sesto Romain Grosjean con la Haas in specifica Melbourne. Una Racing Point notevolmente modificata ha portato Sergio Perez all’8° posto, a un decimo dalla McLaren di Carlos Sainz e davanti alla Renault di Nico Hulkenberg, il primo tedesco sulla griglia.
Leclerc si è classificato 10°, ma resta il dubbio se sulla macchina sua e di Vettel dovranno essere sostituite delle componenti. Una batosta, ancora più dura perché arrivata dopo un venerdì e un sabato mattina in cui le rosse hanno dominato. Tutto da rifare, con la consapevolezza che è inutile nascondersi dietro a un dito o a frasi di circostanza: questa Ferrari fa acqua da tutte le parti. Non c’è altro da aggiungere, perché una situazione così non la si vedeva da tanti, tanti anni. La gara è domani, tutto può succedere… le solute frasi fatte, i soliti zuccherini per addolcire la pillola, ma ormai non ci crede più nessuno. Quella di oggi è una legnata che fa male. Credete ai miracoli?
Barbara Premoli