In occasione del 50° anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla luna, avvenuto il 20 luglio 1969 con la missione americana Apollo 11, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dedica un tributo alla grande impresa. Si tratta della mostra L’AUTO VISTA DALLA LUNA, allestita nella “Piazza” del museo da giovedì 11 a lunedì 22 luglio. All’evento sarà presente anche Jeep che per l’occasione espone 4 modelli della gamma attuale: Compass, Renegade in allestimento S, Cherokee e Grand Cherokee.
Immerse in un ambiente lunare, circondate dai più bei filmati provenienti dagli archivi NASA, Teche RAI e Centro Storico Fiat, quattro vetture nate in Italia nel 1969 raccontano “come eravamo sulle 4 ruote”. La FIAT 128, costruita al ritmo di 1800 unità al giorno e prima vettura del marchio a trazione anteriore; la FIAT 130, ammiraglia prestigiosa ma anche “incompresa”, che non diede i risultati sperati; la Autobianchi A111 le cui forme squadrate e la moderna meccanica la rendevano all’avanguardia; la Autobianchi A112, nata per fare concorrenza alla Mini, che ebbe un grandissimo successo e venne prodotta per 17 anni. A queste, si aggiunge la Chevrolet Corvette: unica straniera della mostra, era l’auto guidata dagli astronauti dell’epoca d’oro che ne ricevevano una – non in omaggio ma in affitto alla cifra simbolica di 1 dollaro all’anno – da un concessionario della Florida della General Motors.
“Se per capire un uomo, un luogo o un fenomeno, bisogna calarsi nel tempo che li ha accompagnati, anche un oggetto complesso come l’auto viene da un’epoca precisa e ne ha attraversate altre prima di giungere a noi – spiega il curatore Giosuè Boetto Cohen –. Conoscere questo viaggio lungo i decenni ci apre gli occhi davanti ai perché di una forma, di un colore, di una soluzione tecnica. Il 1969 è stato, prima di tutto l’anno della Luna, ma era anche figlio di un’epoca di rinnovamento. Tempi che influenzarono la società a ogni livello, che le impedirono di tornare indietro. Tempi che fa bene ricordare nel presente, così carico di incognite”.
Una mostra pensata per celebrare un momento storico fondamentale per l’umanità e raccontare in che modo l’impresa compiuta dagli astronauti dell’Apollo 11 abbia influenzato il costume e le abitudini degli italiani alla guida in quel 1969 indimenticabile. Oltre alle 5 vetture, le pagine dei giornali specializzati dell’epoca e un’ampia selezione di immagini d’archivio – video e foto – raccontano come i car designer avessero iniziato a realizzare prototipi le cui forme avveniristiche si facevano ispirare da quelle dei missili, come la pubblicità prendesse spunto dall’immaginario spaziale per elaborare un nuovo e accattivante linguaggio, come i viaggiatori divennero esploratori di parti di mondo sperdute, ma allora ancora frequentabili.
Redazione MotoriNoLimits