Lo scorso fine settimana è andato in scena a San Martino di Castrozza (TN) il Camp Jeep, il più importante evento del Jeep Owners Group (J.O.G.). Un’edizione spettacolare capace di coinvolgere il maggior numero di appassionati nella storia dell’evento: più di 700 SUV Jeep e oltre 1.500 appassionati, con la presenza di tante famiglie, bambini ed equipaggi provenienti da tutta Europa, dall’Africa e anche dal Giappone. Lingue e culture diverse ma un comune entusiasmo per l’avventura in puro stile Jeep.
Quella 2019 è stata anche l’edizione più eco-sostenibile di sempre: tutti i ciocchi di legno usati per l’allestimento sono arrivati infatti dagli alberi crollati durante i temporali che lo scorso ottobre hanno colpito i boschi limitrofi all’area dell’evento. Si tratta in totale di 100 mq di tronchi pari a 250 tonnellate di legno, senza considerare ulteriori 360 mq di cippato.
Sotto i riflettori la nuova Jeep Gladiator, che ha debuttato in anteprima mondiale al Salone di Los Angeles a fine 2018 e segna il ritorno del marchio nel segmento dei pick-up dopo 27 anni. Questo nuovo modello è un veicolo adatto a qualsiasi avventura all’aria aperta e sarà lanciato l’anno prossimo in tutta la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).
Al suo fianco, tutti i modelli della gamma, dall’icona Wrangler a Jeep Renegade, Jeep Compass, Jeep Cherokee e Jeep Grand Cherokee. E proprio quest’ultimo modello ha regalato grandi emozioni nella versione Trackhawk, la Jeep più potente e veloce di sempre grazie ai 710 CV di potenza sviluppati dal motore V8 6,2 litri sovralimentato.
Non solo: sotto i riflettori anche la nuova Jeep Wrangler 1941 designed by Mopar, il marchio FCA dedicato ai prodotti e ai servizi after sales per tutti i veicoli del Gruppo. Wrangler 1941 è un modello a trazione integrale con un allestimento 100% street legal, dotato di Jeep Performance Parts che ne esaltano la leggendaria capability off road. La configurazione specifica di questo modello prevede kit assetto rialzato da 2″, performance rock rails, battitacco neri, paraspruzzi, sportello carburante nero, tappetini all weather e snorkel (a richiesta). Può essere arricchita con la grafica 1941 sul cofano che ricorda una data simbolo per il marchio Jeep, la nascita della Willys, richiamata peraltro su altri particolari della vettura come ad esempio i cerchi, il pomello del cambio e il tavolino per il portellone posteriore. Sarà disponibile dopo l’estate sulle versioni Wrangler 2.2 diesel a 2 e 4 porte e sugli allestimenti Sport, Sahara e Rubicon.
Spazio ovviamente all’esperienza off road, con percorsi a diversi livelli di difficoltà che hanno consentito ai partecipanti di mettere alla prova le leggendarie capacità 4×4 dei modelli Jeep e le proprie abilità di guida in fuoristrada con l’ausilio della Jeep Academy. Hanno riscosso grande entusiasmo anche le aree dedicate alla scoperta del mondo Jeep in senso più ampio: oltre alla Academy, l’area Museo con le vetture storiche e l’area Mopar, con un’ampia gamma di Authentic Accessories powered by Mopar per la nuova Wrangler 1941 insieme a una selezione della nuova linea di merchandising di Mopar. È stato inoltre possibile scoprire Mopar Connect, il set ufficiale di servizi connessi dedicati alla Sicurezza e al Controllo remoto del veicolo. Il programma includeva poi attività all’aria aperta, la spettacolare ruota panoramica, concerti dal vivo, giochi per bambini e la Jeep Parade, la parata a conclusione delle tre giornate di eventi e guida off-road, che ha raggiunto il Passo Rolle a quota 2000 metri.
Redazione MotoriNoLimits